Sognando la Champions League…

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Archiviata la dodicesima giornata di campionato, in cui Juventus e Roma hanno continuato a darsi battaglia espugnando i campi di Lazio ed Atalanta, ritorna la Champions League. I bianconeri volano in Svezia per affrontare il Malmö e sono chiamati a confermare le grandi cose che stanno dimostrando in campionato, guidando la classifica e dove nelle ultime due partite hanno realizzato 10 gol senza subirne alcuno. Si scende in campo per vincere, senza calcoli o titubanze del caso: i 6 punti in classifica, in compagnia dell’Olympiacos, impongono alla squadra di Allegri di conquistare la vittoria per evitare spiacevoli sorprese.

Probabile che il mister si affidi al nuovo modulo che sta portando tante soddisfazioni, così come è probabile che in terra svedese la Juve giochi con gli stessi undici che hanno battuto la Lazio. Da verificare se a sinistra ci sarà ancora Padoin (o Evra) e se dietro le punte Tevez e Lorebte agirà Vidal o il sorprendente Pereyra, uno dei protagonisti della sfida dell’Olimpico. La Roma è già a Mosca e nel pomeriggio freddo di martedì sfiderà il CSKA. Anche qui serve la vittoria per ipotecare la qualificazione, soprattutto dopo la doppia batosta targata Bayern Monaco.

I giallorossi debbono riscattarsi in campo europeo e la partita in Russia rappresenta l’occasione giusta, in attesa di chiudere il girone sfidando in casa il Manchester City. Per quanto riguarda il campo, è ancora emergenza in difesa ed a destra in particolare, dove all’assenza di Maicon si aggiunge quella di Torosidis, che s’è fermato nella trasferta di Bergamo. E così torna in voga il nome di Alessandro Florenzi, un po’ il jolly tuttofare che potrebbe adattarsi a dare un contributo alla causa partendo come esterno basso a destra. In una panoramica più generale, interessante la sfida tra il City e il Bayern, così come Psg-Ajax e Schalke-Chelsea. Il Real Madrid di Ancelotti va in Svizzera contro il Basilea.

Molte squadre sembrano accreditate alla vittoria finale e si contenderanno la Coppa dalle grandi orecchie fino alla fine, in grandi sfide dalle doti tecnico-tattiche di altissimo livello. La sensazione, anche in questa stagione, è che però il calcio italiano sia ancora troppo lontano dalle grandi europee, una tendenza da invertire il prima possibile, per non essere condannati al ruolo di spettatori per molti anni ancora.