Capuano: “Mihajlovic l’uomo giusto per il Milan. Inter? Mercato condizionato dal bilancio”

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Capuano

Ai microfoni di sportpaper.it il noto giornalista sportivo Giovanni Capuano ha commentato il mercato di Inter e Milan e le strategie dei due club milanesi in cerca di riscatto.

Questa mattina, in casa Milan, sono arrivate due ufficialità: l’esonero di Inzaghi e l’ingaggio di Sinisa Mihajlovic. Crede che il serbo sia la scelta giusta per far tornare il Diavolo grande?
“Mihajlovic è una scelta giusta perché è un ottimo tecnico e sarebbe stata una scelta giusta anche per il Napoli, tanto per fare il nome di un altro progetto a cui era stato accostato il serbo. L’unica cosa che mi lascia perplesso è che Mihajlovic non è stata certamente la prima opzione del Milan. I rossoneri sono andati su Ancelotti, Emery, Conte quest’inverno e lo stesso Montella, che se si fosse liberato prima sarebbe stato il candidato principale. Detto questo, Mihajlovic resta un buon colpo”.

Da Jackson Martinez a Zlatan Ibrahimovic, passando per Kondogbia a centrocampo e Hummels in difesa: si aspettava questi nomi per il mercato del Milan? Pensa siano operazioni fattibili?
“Aspettiamo di vedere cosa succede, sono ipotesi fattibili nel senso che il Milan è nel pieno di un cambiamento ed in questo momento ci sono voglia e disponibilità economiche per ripartire. Hummels mi dicono che costi troppo per essere un difensore, mentre su Kondogbia ci sono anche altri club, ma immagino che al di là degli attaccanti i rossoneri faranno investimenti anche negli altri reparti. Su Jackson Martinez mi risulta sia fatta, mentre Ibrahimovic di solito quando si mette in testa di cambiare lo fa. Diciamo che i presupposti ci sono e la fattibilità economica pure, anche perché il PSG pagò Ibra 20 milioni e potrebbe farlo partire gratis o quasi senza clamorose minusvalenze. Si tratterebbe di un ritorno, comunque, legato ad una serie di scelte che esulano da logiche di mercato”.

Sull’altra sponda del naviglio, invece, tanti nomi e pochissimi fatti concreti: è d’accordo con chi crede che nell’ambiente Inter regni la confusione?
“No, semplicemente perché l’Inter ha una situazione economica abbastanza nota e semplice da interpretare. Fa dei progetti ma, semplicemente, finisce per scontrarsi con la realtà. Il mercato non è quasi partito, è ancora presto, ma credo che Thohir almeno un colpo importante lo metterà a segno. Certo, c’è una difficoltà oggettiva di bilancio aggravata dalla sanzione UEFA che condiziona il mercato dell’Inter così come quello di PSG e Manchester City”.

Mateo Kovacic, intanto, sembra essere sempre più vicino al Liverpool: come andrà a finire?
“Tu vendi ciò che il mercato ti chiede. Se l’Inter potesse vendere Guarin a 30 milioni, Kovacic resterebbe senza alcun dubbio. Per questo, bisogna sapere che la cifra incassata dall’eventuale cessione del croato deve essere necessariamente alta, altrimenti l’impatto sul bilancio sarebbe poco importante. I tifosi dell’Inter lo hanno criticato per un anno intero, se adesso improvvisamente scoprono che è imprescindibile sono sorpreso. Certo, capisco le loro proteste nel momento in cui l’Inter spende l’incasso proveniente dalla cessione di Kovacic in ultratrentenni come Motta o Felipe Melo”.

Con queste premesse, quale delle due squadre meneghine, secondo lei, riuscirà a tornare prima ai vertici del calcio europeo? E perché?
“Io direi di partire dai vertici del calcio italiano, e mi pare evidente che con la svolta societaria di questi mesi il Milan ha fatto un passo avanti. La situazione finanziaria dell’Inter non è rosea e credo le prospettive delle due squadre siano diverse. I rossoneri vogliono costruire una squadra in grado di arrivare in Champions già a partire dall’anno prossimo e credo che abbiano tutte le carte in regola per raggiungere l’obiettivo”.