Il 2016 del tennis: promossi e bocciati

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Djokovic

 

Tiriamo le somme dell’anno che volge al termine con uno sguardo al 2017: Promossi e bocciati 2016

La stagione 2017 inizierà ufficialmente il 2 gennaio e il primo slam, l’Australian Open, ci sarà a partire dal 16. Con quale spirito ripartiranno i protagonisti del circuito? La fine dell’anno è tempo di bilanci, dunque vediamo i promossi e i bocciati di questo 2016.

PROMOSSI

Andy Murray non avrebbe potuto chiedere di più da quest’anno per lui fantastico. Il britannico ha vinto Wimbledon, oro olimpico in singolare a Rio, le Atp World Finals che gli hanno permesso di diventare il numero uno al mondo, è diventato padre ed è stato insignito del BBC Sports personality award. Lo scozzese ha poi riaccolto nel suo team l’ex campione Ivan Lendl come coach. Unico rammarico forse le finali perse agli Australian Open e al Roland Garros. Promosso con lode!

Lo scorso settembre Stan Wawrinka ha vinto il terzo slam in tre anni. Ha fatto meglio di Nadal e Federer, che nelle ultime 3 stagioni non hanno collezionato slam, aggiungendo lo Us Open alle vittorie dell’Australian Open nel 2014 e del Roland Garros nel 2015. Wawrinka ha battuto in finale a Flushing Meadows niente di meno che Novak Djokovic in quattro set. Lo svizzero, che in carriera ha sempre avuto problemi di continuità, è ora numero quattro del ranking mondiale. Manca alla sua bacheca degli slam soltanto Wimbledon. Che il 2017 sia l’anno giusto?

Novak Djokovic può comunque gioire del suo 2016. Il serbo è infatti riuscito a conquistare il career grande slam vincendo a giugno il Roland Garros, unico major che gli mancava. Nole, vincitore anche dell’Australian Open e dei tornei di Indian Wells, Miami, Madrid, dopo il French Open ha conquistato però soltanto il torneo di Toronto. Per lui si è parlato di una piccola crisi, forse dovuta alla mancanza di motivazioni, forse a problemi personali. Gli insuccessi come a Wimbledon o alle Olimpiadi di Rio, si possono spiegare anche con la necessità di riorganizzare i propri obiettivi, le proprie aspettative e il bisogno di ritrovare stimoli che un campione come lui, al vertice da tanti anni, può in parte aver saziato. Intanto Nole si è avvicinato alla filosofia “pace e amore” del guru spagnolo Pepe Imaz e ha concluso il rapporto con il mentore Boris Becker. La perdita della vetta del ranking, non lo fa comunque cadere tra i bocciati: per noi il bilancio è positivo, la promozione è assicurata.

Il 2016 è l’anno anche del grande ritorno di Juan Martin Del Potro. L’argentino, dopo due anni di assenza a causa di un brutto infortunio che lo ha messo di fronte anche alla possibilità dell’abbandono definitivo del tennis, è tornato in grande spolvero, e, a partire da luglio ha condotto una stagione pressochè perfetta. A Rio è stato in grado di conquistare l’argento olimpico, a settembre ha raggiunto i quarti di finale agli Us Open, a novembre ha ottenuto con la nazionale una vittoria storica in Coppa Davis contro la Croazia in rimonta. Attualmente è il numero 38 della classifica Atp. Sicuramente darà del filo da torcere ai big nel 2017. Bienvenido de vuelta, Delpo!

BOCCIATI

Sicuramente, Roger Federer ha voglia di voltare pagina velocemente e lasciarsi alle spalle il 2016. Quest’anno lo ha visto combattere con l’infortunio al ginocchio che gli ha impedito di dare continuità al suo tennis. Nessun torneo vinto e posizione numero 16 in classifica Atp per lui.

Il campione svizzero, in un’intervista di qualche mese fa per un giornale della sua terra ha comunque ammesso di aver visto in chiave positiva il lungo stop che lo ha tenuto lontano dai campi, affermando che la pausa può essere benevola per il suo corpo in ottica 2017. Roger sta preparando la prossima stagione a Dubai, dove è stato raggiunto da Ivan Ljubicic.

L’obiettivo infatti è quello di giocare al top più tornei, e magari aggiungere qualche trofeo alla sua già gremita bacheca.

Rafael Nadal anche non può dirsi troppo contento del suo 2016. Per il terzo anno consecutivo il maiorchino non ha raggiunto nessuna finale slam, e, se togliamo le due settimane d’oro in cui ha trionfato a Monaco (per la nona volta) e a Barcellona, la sua stagione è stata magra di successi. Complice anche un infortunio al polso che lo disturba da tempo, Rafa ha deciso di saltare a piè pari l’ultima parte dell’anno. Rientrerà a fine dicembre per il Mubadala World Tennis Championship, dove si affronteranno i migliori dieci tennisti al mondo. Lui è ancora tra questi, occupando la nona posizione in classifica. Note positive del suo 2016 sicuramente l’aver fatto da porta bandiera per la delegazione spagnola a Rio e l’aver conquistato l’oro olimpico nel doppio con Marc Lopez. La speranza è quella di essere in salute per la parte di stagione da giocarsi sulla terra battuta. Non è un mistero che Nadal andrà a caccia del quindicesimo slam al prossimo Roland Garros.

Fabio Fognini inizierà il 2017 nel torneo di Sydney a gennaio. Il ligure è attualmente n. 49 del mondo, una rapida discesa dal numero 13 che aveva raggiunto nel 2014. Prima parte dell’anno travagliata, causa infortunio agli addominali che lo ha tenuto lontano dal campo per tutta la primavera, poi i quarti raggiunti al torneo di Barcellona, ma per il resto prestazioni poco solide e numerosi tornei lasciati al primo turno. Punto più alto il successo nel trofeo di Umago in Croazia, gli ottavi di finale a Rio, dove ha perso da Murray e i quarti raggiunti in doppio con Seppi. Intanto a fine novembre ha annunciato il cambio di sponsor e di coach, l’argentino Franco Davin, con cui ha iniziato ad allenarsi in questi giorni a Miami. L’obiettivo è quello di rientrare tra i primi 30 del mondo nel 2017.