Boxe, al “Gladiatore” Vianello bastano due minuti

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IL PUGILE ROMANO GUIDO VIANELLO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Per il peso massimo romano si tratta della settima vittoria prima del limite su altrettanti match disputati.

Con l’ormai caratteristica maschera da gladiatore in una location di tutto rispetto come l’ MGM Grand di Las Vegas, ha impiegato un paio di minuti per mettere fuori causa Don Haynesworth; pugile tutt’altro che di “comparsa”, il suo ruolino infatti vedeva prima di questo match solo due sconfitte a fronte di 14 vittorie, insomma si può ben dire che è stato un salto di qualità per il pugile italiano. La cronaca ha visto il romano nettamente più alto ed agile (108 kg contro 133), muoversi bene sul ring e prendere le misure con il jab sinistro, mentre lo statunitense cercava di accorciare la distanza. Un destro corto chiude la sfida, Haynesworth si rialza ma l’arbitro, il popolare ex marines Jay Nady, dichiara il ko tecnico.

Probabilmente hanno sicuramente aiutato le sedute di sparring con il campione del mondo Tyson Fury che lo ha fortemente cercato, ma di rilevanza è che su di lui ha scommesso il patron della boxe mondiale Bob Arum titolare della Top Rank.

Stevenson vs Caraballo

Il match di Vianello era uno dei sottoclou dell’incontro di cartello tra Stevenson-Caraballo, conclusosi a favore del primo per ko. La serata era il primo evento sportivo dedicato alla boxe negli States: un test che ha funzionato perfettamente e sarà il primo di una serie di incontri.

Daniele Amore
Daniele Amore, Direttore di SportPaper.it e di Komunicare Editore, esperto di calcio italiano ed estero