Home Serie A Boxe, storie di pugili: “Il bombardiere di Brockton” Rocky Marciano

Boxe, storie di pugili: “Il bombardiere di Brockton” Rocky Marciano

La storia del pugile di origini italiane ritenuto essere il migliore di tutti i tempi.

Francesco Rocco nacque a Brockton il 1 settembre 1923 da due emigrati italiani: Pierino Quirino Marchegiano e Pasqualina Picciuto, che avevano lasciato il paese nei primi anni del secolo; il padre Pierino era originario di Ripa Teatina (Chieti), mentre la madre proveniva da San Bartolomeo in Galdo (Benevento)

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All’età di un anno il piccolo Rocco contrasse la polmonite, a causa della quale rischiò addirittura la morte. Da ragazzo, lavorando nei cantieri sviluppò un fisico atletico e possente, ma incominciò ad avvicinarsi al pugilato solo qualche anno più tardi.

Nel 1943 si arruolò nell’esercito, e a 24 anni dopo una violenta rissa in un pub di Cardiff in Gran Bretagna, nella quale Rocco stese con un pugno un australiano, lo zio Mike lo mise in contatto con il manager Gene Gaggiano; iniziò così la sua carriera pugilistica da dilettante. Purtroppo non incominciò benissimo perché al suo primo incontro venne squalificato quasi subito per scorrettezze. Tuttavia si iscrisse nuovamente al torneo per dilettanti, a Portland, arrivando questa volta fino alla finale, fu costretto però ad arrendersi dopo aver accusato un dolore lancinante alla mando destra.

Nel 1947 fece il suo primo incontro da professionista e Rocco Marchegiano decise di cambiare il suo nome in Rocky Marciano, più orecchiabile per gli americani. La sua carriera proseguì a gonfie vele con 17 incontri tutti vinti per KO, anche se costretto a una pausa a causa di forti dolori alla schiena, appena tornato sul ring Marciano si ritrovò di fronte al povero Carmine Vingo che fu costretto ad abbandonare la boxe dopo essere stato in ospedale per diversi mesi. Roland LaStarza fu tra quei pochi a riuscire a concludere il combattimento in piedi.

Il 26 ottobre 1951 al Madison Square Garden, sconfisse il più grande peso massimo di ogni tempo, il già ‘anziano’ Joe Louis, per tko all’ottava ripresa. Tuttavia Louis rimase sempre l’idolo di Marciano e dopo l’incontro nacque tra i due un’amicizia sincera, che portò Rocky ad aiutare il vecchio campione, in grande difficoltà di salute e anche finanziarie dopo il suo ritiro.

‘The Brockton Blockbuster’ vinse il titolo di campione del mondo il 23 settembre 1952 a Filadelfia, sconfiggendo per KO il 38enne Joe Jersey Walcott. Durante l’incontro Marciano venne messo a tappeto da Walcott, ma si rialzò immediatamente. Il rematch, disputatosi l’anno dopo, fu vinto ancora una volta da Marciano che mise Walcott al tappeto nel primo round. Marciano riuscì a difendere il titolo per altre 6 volte.

Il pugile statunitense concluse la carriera nel 1955, battendo per ko un’istituzione dei mediomassimi, il leggendario Archie Moore, battuto alla nona ripresa.

Dopo il ritiro nel 1962, volle affrontare l’allora star della categoria regina, il terribile picchiatore Sonny Liston, ma grazie alle insistenze della moglie tornò sui suoi passi.

Il suo record d’imbattibilità di 49 vittorie (43 per KO), nessun pareggio e, ovviamente, nessuna sconfitta è stato battuto soltanto dal welter Floyd Mayweather ben 61 anni dopo. 

Marciano morì in circostanze drammatiche il 31 agosto 1969, il giorno prima del suo quarantaseiesimo compleanno, precipitando assieme al pilota del suo aereo privato, a Newton nello Iowa.

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