Buffon: “Per la Champions League manca ancora qualcosa…”

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Il portiere e capitano della Juventus Gigi Buffon ha parlato alla trasmissione televisiva Tiki Taka, in cui ha fatto un breve bilancio di questa prima parte di stagione bianconera, trattando vari argomenti, partendo dalla sua carriera: “A distanza di 19 anni posso dire che le qualità ti aiutano ad emergere, ma per essere duraturo e mantenerti ad alti livelli serve il carattere, la tempra. La voglia non è la stessa di prima: adesso gli stimoli li trovi nei momenti in cui ti criticano, perché ti rimetti in discussione e riaccetti una sfida che ti viene lanciata. Ma riesco ad avere sempre le risposte che voglio da me stesso, che poi sono le risposte che vogliono anche gli altri”. Facile individuare la svolta della stagione nella sconfitta di Firenze: “La sconfitta contro la Fiorentina è stata pesante, ma arrivavamo da 6 vittorie e 1 pareggio, quindi c’è stato un po’ di accanimento nei nostri confronti dopo il match contro i viola. Però anche io credo che sia stata la svolta: se non ci fosse stata quella partita ora non staremmo parlando delle 11 vittorie consecutive. Questa è la Juve che, assieme a quella del secondo anno di Lippi, gioca meglio a calcio. Quella di Capello era più forte nelle individualità che aveva”.

Buffon non nasconde il valore delle inseguitrici e predica massima concentrazione fino alla fine: “Rispetto sia Napoli sia Roma: hanno perso in maniera netta a Torino, ma il Napoli ha giocato a viso aperto e ha dimostrato di avere una personalità ben marcata. Ha un gioco europeo e alla lunga pagherà. E anche la Roma, se non l’avessimo affrontata con le dovute cautele, ci avrebbe perforato. Entrambe mi hanno impressionato”. Sul sogno chiamato Champions League ammette: “Marotta ha dichiarato che vorrebbe fare di Conte il nostro Ferguson? Sono d’accordo: il mister ha le caratteristiche adatte alla nostra società, è perfetto per il progetto Juve. La Champions era quasi una certezza quando avevo 20 anni e ancora tanto tempo davanti da giocare, ora questa certezza comincia un po’ a vacillare… L’anno scorso, prima di incontrare il Bayern, ero sicuro che avremmo potuto giocarcela con tutti, invece dopo la doppia sfida con i tedeschi mi sono ricreduto: manca ancora qualcosa, ma i lavori sono in corso e i margini di miglioramento li abbiamo”.