Tavecchio: “I calendari sono fatti in funzione dei diritti tv e dei fusi orari”

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Carlo Tavecchio

Prima intervista di Carlo Tavecchio da Commissario della Lega A

L’introduzione della Var dalla prossima stagione in Serie A? Sono molto contento che Nicchi l’abbia annunciata, io chiesi nell’ottobre 2014 a Blatter l’uso della tecnologia“, torna così sull’introduzione della Video assistant referees il presidente della Figc e Commissario della Lega A, Carlo Tavecchio, ospite di ‘Radio anch’io Sport‘ su Rai Radio1. “Italia e Germania sono le due nazioni che avranno questo privilegio -prosegue il numero uno della Figc-, dobbiamo aver fiducia nella nostra classe arbitrale, la tecnologia è pronta e i nostri stadi sono attrezzati, credo nella buona riuscita, le polemiche diminuiranno certamente“.

Carlo Tavecchio parla dei calendari

Campionato di Serie A sempre più frazionato nell’arco del weekend con 3 gare la domenica pomeriggio, un tema su cui è intervenuto con chiarezza Tavecchio: “Tutto è in funzione dei diritti tv e dei fusi orari. Bisogna cercare di compendiare le due cose con un risultato accettabile. Ieri ho visto la Spagna dove sono 3 le partite della domenica pomeriggio -prosegue il numero uno della Federcalcio-. E‘ un problema di fusi orari e diritti, di mantenimento dei costi stellari delle grandi organizzazioni. Davanti a questi fatti bisogna prenderne atto”.

Il consiglio alla Juventus

Consiglio Andrea Agnelli di stare molto cauto, la partita non è semplice ma la Juventus ha la tensione, la capacità e la tecnica per superare il turno“. E’ il suggerimento, rivolto da Carlo Tavecchio, al numero uno della Juventus riguardo alla semifinale di Champions che vedrà i bianconeri opposti al Monaco. Il numero uno della Federcalcio si produce poi in un giudizio sul campionato: “Bene, ha messo in evidenza le 4-5 squadre che si prevedeva. L’importanza della Juve è fuori discussione ma Napoli e Roma stanno riducendo il gap, spero in futuro si possa arriva a più competitività. Vedete anche gli altri campionati europei, le squadre sono sempre le solite“.

La riforma dei Campionati

Il peso di questo incarico non è di poco conto – conclude Tavecchio -. Ho pregato fino all’ultimo che non avvenisse la nomina di un commissario straordinario, pensavo e speravo ci fossero le condizioni per fare un presidente“.  Nei prossimi 6 mesi dovrà traghettare la Lega di Serie A fino alle prossime elezioni del presidente e degli altri organi rappresentativi. Parlando delle priorità il presidente federale aggiunge: “La cosa più importante è vedere la riforma dello statuto, è questa la cosa principale. Il commissario ha carattere di ordinarietà per quanto riguarda la gestione, la riforma del campionato è un provvedimento straordinario. Il commissario ha poteri che devono esser ratificati dall’Assemblea. Serve una maggioranza qualificata per cambiare il format“.

Giovanni Cardarello
Giornalista Pubblicista, Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Social Media Manager per Lavoro, Giornalista per Passione. Sposato con Ilaria, 3 figli. Seguo il Calcio dal 1975 con ampie frequentazioni nel Basket (NBA, LBA, Rieti e Virtus Roma), nel Volley, nel Rugby, nella Formula 1 e nella MotoGP. Ho visto giocare dal vivo Totti, BrunoConti, Dibba, Scirea, Zoff, Gentile, Cabrini, Tardelli, Antognoni, PaoloRossi, Maradona, Platini, Baggio, Van Basten, Matthaeus, Cafu, Rummenigge, Falcao, Ronaldo, Lollo Bernardi, Ancelotti, Zidane, Del Piero, Pirlo, Buffon, Gardini, Batistuta, Larry Wright, Antonello Riva, Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati, Tofoli, David Ancilotto, Roberto Brunamoniti, Domenico Zampolini, Bracci, Mike D'Antoni, Willie Sojourner, Kevin Garnett, Paul Pierce, Ray Allen e Papà Bryant. Dubito vedrò di meglio ma non si sa mai :-)