Certezze d’Italia in NBA

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Momento attuale degli italiani nel basket USA: Gallinari e Belinelli unici rappresentanti

Sono solo due gli italiani rimasti in NBA. Già, perchè i Brooklyn Nets lo scorso febbraio hanno deciso di tagliare dal loro roster Andrea Bargnani, prima scelta assoluta nel draft del 2006.
Spetta a Danilo Gallinari e a Marco Belinelli rappresentare l’Italia nella miglior lega di pallacanestro al mondo.

L’ala grande di Sant’Angelo Lodigiano, figlio d’arte e scelta numero sei al draft del 2008, milita nei Denver Nuggets. Gallinari è un giocatore dei Nuggets dal 2011, quando vi arrivò dai Knicks con una trade che coinvolse ben otto giocatori, tra cui l’allora bandiera di Denver Carmelo Anthony.

Il 22 luglio 2016 Marco Belinelli è diventato un giocatore degli Charlotte Hornets. La guardia di San Giovanni in Persiceto è arrivato in North Carolina, alla corte di Michael Jordan, dopo una stagione incolore ai Sacramento Kings. Il Beli è l’unico italiano detentore di un titolo NBA, vinto con i San Antonio Spurs nel 2014. Stesso anno in cui Marco si era anche aggiudicato l’NBA Three point Shootout, il contest sul tiro da tre punti dell’All Star Weekend.

Dal momento del suo arrivo, i Nuggets di Gallinari non hanno raggiunto risultati migliori del primo turno dei playoffs (stagioni 2011-2012 e 2012-2013). Il Gallo nel frattempo è diventato un giocatore fondamentale per la franchigia. Nel 2015 la sua miglior stagione di sempre in NBA, con 17,3 punti, 5,9 rimbalzi e 2,8 assist di media. Stagione in cui ha collezionato anche il suo record di punti in una partita: il 10 aprile ne ha messi a referto ben 47 contro i Dallas Mavericks. Le sue statistiche però non sono bastate per raggiungere i playoffs, la squadra è arrivata dodicesima nella Conference. Anche lo scorso anno Denver ha terminato la stagione nella regular season, piazzandosi al decimo posto a Ovest.
Attualmente i Nuggets hanno un record di 6 vinte e 10 perse, ma Gallinari sta disputando una stagione alla grande con 16.8 punti, 4,6 rimbalzi e 2,1 assist di media. L’ala lodigiana è il giocatore più impiegato del roster: gioca in media 36 minuti a partita e sta tirando con il 40,4% dal campo.
Pochi giorni fa, però, l’allarme, confermato dal Gallo, di un infortunio. Il giocatore ha dichiarato, in un’intervista al Denver Post, di sentire dolore alla coscia. Probabilmente si tratta di una contusione o, nel peggiore dei casi, di uno stiramento. Sta di fatto che Danilo ha saltato le ultime due partite. Denver la notte scorsa ha perso in overtime 132-129 contro i Thunder di Westbrook, nonostante i 23 punti di Jamal Murray. Speriamo che il Gallo recuperi in fretta, i Nuggets hanno bisogno del loro leader per provare a raggiungere l’obiettivo playoffs.

Diversa la situazione degli Hornets, considerati la vera e propria rivelazione di questa prima parte di regular season. La squadra è al momento settima ad Est, con un record di 8 vinte e 7 perse. Oltre agli uomini chiave Kemba Walker e Nicolas Batum, la squadra fa affidamento su giovani promettenti come Cody Zeller e il sophomore Frank Kaminsky, e sull’esperienza di Marco. Belinelli, alla sua nona stagione in America, sta tenendo percentuali solide: 10,8 punti, 2,9 rimbalzi e 2 assist di media a partita e tira con il 43,3% dal campo. Ma soprattutto guida la classifica generale per il tiro da tre punti con il 49,2%.

Dopo aver perso al primo turno dei playoff lo scorso anno per mano di Miami, ma soltanto in gara 7, la franchigia di Charlotte sembra avere tutti i presupposti per raggiungere la post season e giocarsi, perchè no, facendo tutti gli scongiuri del caso, la finale di Conference.