Chi è la vera antiJuventus?

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Allegri

Esiste l’anti Juve?

Il prossimo week end vedrà la ripresa del campionato dopo la pausa dovuta alle due partite giocate dalla Nazionale contro Ucraina e Polonia, con cui gli azzurri hanno dato una scossa al loro cammino in Uefa Nations League. Fino al 18 novembre, quattro giornate da disputare con un unico obiettivo: trovare l’antiJuventus vera e propria, la squadra (o le squadre) che possono davvero impensierire i campioni d’Italia lanciati verso la vittoria del loro ottavo titolo consecutivo.

La seconda in classifica è il Napoli, staccato di sei punti punti. La squadra di Ancellotti, a oggi, sembra la più accreditata al ruolo di “antiJuve”. Hamsik e compagni rispetto allo scorso anno hanno cambiato davvero poco, se non prendere uno degli allenatori più vincenti di questi anni Duemila. Rispetto al Napoli “targato Sarri”, il tecnico di Reggiolo fa molto turn over dando spazio a (quasi) tutti e i giocatori fin qui hanno fatto bene. I migliori sono Lorenzo Insigne, top scorer della squadra con sei reti, e Allan, vero padrone del centrocampo ed in odore di Nazionale italiana. Interessante il portiere David Ospina, arrivato in estate tra lo scetticismo ma oggi diventato più affidabile, anche se il portiere colombiano è stato preso per fare il secondo di Meret, ma il portiere friulano è ancora ai box per un infortunio subito in estate. L’unica nota stonata è che i partenopei hanno perso due partite, tra cui proprio il match contro la Juventus.

Il week end vedrà come match clou il derby di Milano in casa dell’Inter. La due milanesi hanno due rose molto competitive e, nel complesso, si equivalgono anche se forse i nerazzurri hanno qualcosa in più. Sarà interessante vedere quale delle due squadre si porterà a casa l’intera posta, visto che in caso di passo falso (e la vittoria della Juventus contro il Genoa) vedrebbero allontanarsi le chance scudetto e lottare, un’altra volta, per un posto in Champions. Champions che il Milan non disputa da cinque stagioni e che vuole categoricamente tornare a disputare. Le milanesi sono attrezzate per arrivare entro fine stagione ad infastidire la Juventus, ma non devono perdere terreno perché sui tre fronti (scudetto, Champions/Europa League, Coppa Italia) è possibile che possano perdere terreno. Sarà nelle realizzazioni di Icardi e Martinez e Higuain e Cutrone cercare di far tornare lo scudetto sul Naviglio, senza dimenticare i vari Škriniar, Nainggolan e Suso e Kessié.

Se Milano piange, Roma non ride. Le due romane oggi sono quarta (Lazio) e quinta (Roma), con i giallorossi a pari punti con la sorpresa Sampdoria. Le due squadre capitoline stanno deludendo, tra scelte di mercato sbagliate e giocatori che a oggi hanno deluso. I laziali sono, a oggi, la brutta copia della bella squadra che ha lottato fino all’ultima giornata per la Champions League e mister Inzaghi ha perso un po’ troppo smalto, tanto che si dice che la sua panchina sia traballante. La pausa è capitata al momento giusto, dopo la sconfitta in Europa League ed un cammino in campionato incerto. Tutto passerà dalle performance di Immobile (match winner contro la Fiorentina) e Milinkovic Savic, molto sotto le attese finora.

La Roma è sempre la solita…Roma: bella, brava ma ancora in attesa del vero salto di qualità. In Champions League, la Lupa ha giocato due partite differenti (sconfitta 3-0 a Madrid, 5-0 in casa contro il Viktoria Plzeň), mentre in campionato alterna prove di alto livello (vittorie contro Frosinone e nel derby) e sconfitte incredibili (a Bologna e in Champions). La squadra di Eusebio ha le carte in regole per lottare per un posto in Champions ed arrivare almeno seconda, posizione raggiunta ben nove volte in questi anni Duemila. Per la vittoria dello scudetto la strada è molto difficile, ma se Ediz Dzeko tornerà sui livelli della scorsa stagione il “percorso” potrebbe essere meno tortuoso. Ovvio che a calcio non si gioca da soli, ma in undici.

Questo campionato sta regalando molte outsider, squadre che non si pensava potessero essere così avanti in classifica e che invece, con prova maiuscole, stanno facendo sognare i propri tifosi. Stiamo parlando di Sampdoria e Fiorentina.

Di queste tre, nessuna arriverà al primo posto a fine stagione, ma tutte le squadre di alta classifica dovranno fare i conti con loro se manterranno questo standard fino a maggio. Quella che sta giocando meglio è la Fiorentina di mister Pioli, trascinata da Pjiaca, Chiesa e il capocannoniere che non ti aspetti, capitan Benassi. Che il tecnico di Parma abbia trovato l’amalgama per far tornare in alto il giglio toscano?

Anche la Sampdoria non scherza. Trascinata da un Defrel che sembra essersi lasciato alle spalle la brutta esperienza alla Roma, i blucerchiati sono effettivamente due stagioni che stanno facendo molto bene e giocare contro di loro non è mai una passeggiata. Se in più ci si aggiunge un Quagliarella che a 35 anni continua a segnare ed un Caprari entrato nel giro della Nazionale, dalle parti di Bogliasco quest’anno ci potranno essere molte cose positive. Ricapitolando, il campionato non è finito ma toccherà a tutte queste squadre citate cercare di non farlo chiudere prima del tempo.