Ciclismo, Di Rocco: “Sull’aspetto sanitario non abbiamo preoccupazioni”

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Ciclismo Di Rocco
Foto Wikicommons

Ciclismo Di Rocco parla della ripresa degli allenamenti

“Sull’aspetto sanitario credo che il ciclismo non debba avere preoccupazioni. L’autorizzazione a far ripartire il calcio è un buon test per tutti gli sport, in quanto la disciplina del pallone è di forte contrasto, a differenza di quanto avviene nel ciclismo”. Lo ha dichiarato Renato Di Rocco, presidente della Federazione Ciclistica Italiana, in una video intervista a ‘InBici Magazine’, sui piani di ripartenza del ciclismo dopo l’emergenza coronavirus. “Partendo dal World Tour, i protocolli utilizzati sono sempre di massimo controllo per gli atleti, ora ci sono da aggiungere dei test specifici per il Coronavirus, ma si parte già da un’ottima base”, ha specificato il numero uno di Fci e vicepresidente dell’Uci. “Le squadre sono già ben attrezzate, non vedo grandi stravolgimenti rispetto al passato perché le attenzioni dei gruppi sportivi sono sempre state molto alte, poi su strada il nostro disciplinare cercherà di venire incontro alle situazioni più a rischio”.

Ciclismo Di Rocco e il pubblico a bordo strada

Per quello che riguarda il pubblico a bordo strada, “il compito di gestire il pubblico, più che a noi, spetta alle prefetture, ma la raccomandazione è sempre quella di mantenere le distanze. Per fortuna – ha sottolineato – il pubblico del ciclismo è sempre stato ordinato, episodi spiacevoli sono sempre stati molto pochi, come l’episodio dei fumogeni alla Milano-Sanremo dello scorso anno. La ripresa dei grandi eventi di ciclismo passa attraverso i velodromi: “Il ciclismo su pista è un’opportunità da sfruttare, il primo velodromo a riprendere l’attività è stato quello di Noto e piano piano stanno riaprendo tutti. Per non dimenticare anche il Bmx, che sta ripartendo con il suo centro a Verona. Partire con le gare individuali sarà un ottimo inizio per la ripartenza. Anche per la mountain bikeha chiarito Di Rocconon vedo criticità, perché sicuramente è una disciplina meno difficile da gestire rispetto alla strada”. Quanto all’attività giovanile, il presidente Fci spera “che i Giovanissimi possano ricominciare a gareggiare nel mese di agosto. I ciclodromi stanno riaprendo, sono spazi chiusi e protetti, quindi per ora i bambini possono giocare e divertirsi, ma il Governo deve autorizzare la ripresa degli eventi, altrimenti non possiamo fare nulla”.

Giovanni Cardarello
Giornalista Pubblicista, Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Social Media Manager per Lavoro, Giornalista per Passione. Sposato con Ilaria, 3 figli. Seguo il Calcio dal 1975 con ampie frequentazioni nel Basket (NBA, LBA, Rieti e Virtus Roma), nel Volley, nel Rugby, nella Formula 1 e nella MotoGP. Ho visto giocare dal vivo Totti, BrunoConti, Dibba, Scirea, Zoff, Gentile, Cabrini, Tardelli, Antognoni, PaoloRossi, Maradona, Platini, Baggio, Van Basten, Matthaeus, Cafu, Rummenigge, Falcao, Ronaldo, Lollo Bernardi, Ancelotti, Zidane, Del Piero, Pirlo, Buffon, Gardini, Batistuta, Larry Wright, Antonello Riva, Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati, Tofoli, David Ancilotto, Roberto Brunamoniti, Domenico Zampolini, Bracci, Mike D'Antoni, Willie Sojourner, Kevin Garnett, Paul Pierce, Ray Allen e Papà Bryant. Dubito vedrò di meglio ma non si sa mai :-)