Il Cile vince la Coppa America

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Il Cile vince la Coppa America edizione del centenario. La Roja bissa il successo dello scorso anno e soprattutto sconfigge un’altra volta l’Argentina di Leo Messi, anche in questa occasione grazie alla lotteria dei calci di rigore. Epilogo sorprendente per la coppa America 2016, tutti avevano pronosticato un trionfo dell’albiceleste, dopo le splendide prestazioni durante la prima fase del torneo e dopo le avvincenti partite nei quarti e nella semifinale, tutto sembrava presagire ad un trionfo, alla rivincita della finale dello scorso anno, ma così non è stato. Messi, autentico mattatore fin qui del torneo, è mancato proprio nel momento del bisogno, sbagliando un rigore e non incidendo come aveva fatto fin ora. Una doccia fredda per la selecion, terza finale persa consecutiva e incubo di eterna seconda che sembra non finire più. Dal 1993 l’Argentina non vince un trofeo internazionale, quella volta fu coppa America, e da allora è l’autentica incompiuta del calcio. Quest’anno però qualcosa sembrava esser cambiato, una squadra ben messa in campo è stata capace per tutto il torneo di dettare legge contro chiunque, anche contro il Cile nella prima partita (2-1 il finale). Non è bastato però, bisognava vincere e soprattutto bisognava fare di più nella finale di questa notte, epilogo del torneo. Il Cile è sceso in campo non curandosi dei pronostici, delle previsioni, degli esperti che vedevano l’abiceleste già campione.

Con grande umiltà la nazionale di Pizzi ha saputo gestire bene la palla, chiudere gli spazi e alla fine ha meritato di alzare al cielo il trofeo. Durante i 120 minuti succede poco, le occasioni sono minime da una parte e dall’altra, ci prova Higuain per l’Argentina e Vidal per i cileni, ma gli estremi difensori sono attenti e sventano ogni tentativo. Bravo, portiere del Cile, è ovunque e non sembra intenzionato a farsi sorprendere mai. Durante i penalties sbagliano Messi, al primo tiro, insieme a Vidal, e poi Biglia per l’errore che costerà la coppa. Termina 4-2, un trionfo della Roja, secondo successo nella storia della coppa America per una nazionale che adesso a tutti gli effetti è entrata nel paradiso del calcio sudamericano. Fanno rumore le parole di Messi a fine gara che decide di lasciare la sua nazionale, dopo tre finali perse consecutive (quattro in totale) la delusione è tanta per la pulce. Noi da amanti del calcio ci auguriamo che il numero dieci del Barcellona ci ripensi, certo è che in un momento come questo, quando doveva prendere per mano la sua nazionale e finalmente portarla alla vittoria, dopo le dichiarazioni di Maradona e dopo un torneo giocato da autentico protagonista, ci si aspettava qualcosa di più da quello che probabilmente è e rimane il giocatore più forte del Mondo. Finisce qui l’edizione del centenario della coppa America, un’edizione bella e ricca di emozioni. Ha vinto il Cile, che si conferma una squadra fortissima e capace di sorprendere tutti. L’Argentina se guardiamo l’intero torneo è la formazione che ha espresso il calcio migliore, non vince pur non perdendo mai una partita, purtroppo però i rigori fanno parte di questo sport, e alla fine contano come e quanto i novanta minuti. La Colombia arriva terza (battuti gli Usa nella finalina), compagine che a tratti ha deluso quella dei cafeteros capaci però, seppur con non poche difficoltà di salire sul podio. Gli Usa di Kilnsmann arrivano quarti, quando dovevano dimostrare di essere una grande hanno perso la bussola gli yankee, nella prima patte del torneo sono stati tra le formazioni più in forma, evidentemente non ancora pronti a palcoscenici di prestigio. Tra le “piccole” nota di rilievo per il Venezuela e il Perù brillanti formazioni fatte di giovani talenti che hanno un futuro assicurato. Deludono Brasile e Uruguay, i primi con la testa evidentemente alle Olimpiadi, i secondi mai capaci di imporre il proprio gioco, due partite sbagliate e fuori dai giochi neanche il tempo di iniziare, peccato.