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Coronavirus Arteta positivo. Ora la Premier League si potrà fermare?

Premier League - Coronavirus Arteta positivo

Premier League-Coronavirus Arteta positivo

Premier League – Coronavirus Arteta positivo | Mikel Arteta, allenatore dell’Arsenal, è positivo al Coronavirus. A comunicare la positività è stato l’Arsenal stesso tramite un comunicato ufficiale. La notizia è dell’ultima ora ed irrompe sul calcio Inglese che, nonostante l’evidente proliferare del virus, ancora una volta aveva scelto la via dell’attesa.  “Alla luce dell’evidenza scientifica, possiamo dire che vietare gli eventi avrebbe avuto un impatto limitato nella  del virus. Ma la situazione potrebbe cambiare presto”, queste le parole nella giornata di ieri del primo ministo Boris Johnson. Mai nessuno fù così profetico nel preannunciare un imminente cambiamento: la positività al Covid-19 di mister Arteta non può essere ignorata e ci si aspettano importanti evoluzioni. E’ previsto in mattinata un vertice straordinario in cui si discuterà l’eventuale stop della Premier League adeguandosi dunque agli altri grandi campionati tra cui la serie A.

Coronavirus Arteta positivo

I tre casi sospetti e l’auto-isolamento di Mendy

Il caso della positività di Arteta non è il primo campanello dall’allarme riguardo la presenza del Covid-19 nel calcio inglese. E’ infatti ormai quasi certo che le indiscrezioni lanciate dal Sun in merito a 3 calciatori positivi al Coronavirus, siano fondate. Brendan Rodgers, mister del Leicester, ha infatti parlato di 3 giocatori del suo team con sintomi associabili alla malattia. In allerta alla notizia sia l’Aston Villa che il Birmingham, ultime due squadre ad aver affrontato le Foxes, i cui giocatori sono stati sottoposti a tampone per rilevare l’eventuale contagio.

Fa notizia inoltre l’auto-isolamento a cui si sta sottoponendo il terzino del Manchester City Mendy poichè un suo familiare è risultato positivo al virus. Una lezione di responsabilità quella dell’esterno francese che molto dovrebbe far riflettere in una battaglia contro un nemico in cui anche soltanto un giorno in più di misure cautelari può fare la differenza.

 

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