Coronavirus, Ciclismo: il decalogo #iovadoinbici per allenarsi in sicurezza

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Coronavirus Ciclismo: il decalogo #iovadoinbici

Si è tenuto ieri uno speciale Consiglio Direttivo dell’Associazione Corridori Ciclisti Professionisti Italiani (Accpi) allargato a tutti gli atleti della massima categoria interessati a conoscere gli aggiornamenti sull’operato del proprio sindacato in questo periodo di emergenza causata dal Covid-19. Il presidente Cristian Salvato con i vicepresidenti Alessandra Cappellotto e Matteo Trentin si sono confrontati virtualmente, ma quanto mai in modo schietto, con gli associati illustrando quanto è stato fatto a livello nazionale e internazionale, grazie al CPA, per fronteggiare i problemi personali, sportivi ed economici emersi in seguito allo scoppio della pandemia globale che ha portato inevitabilmente allo stop dell’attività agonistica.

Coronavirus Ciclismo: attesa per il nuovo calendario

In attesa del nuovo calendario UCI, i professionisti italiani hanno sottoscritto un decalogo per la ripresa degli allenamenti, che invitano tutti gli appassionati a rispettare. Da lunedì 4 maggio in Italia, sia loro che gli amatori potranno tornare a pedalare all’aria aperta, e vogliono farlo in assoluta sicurezza per sé e gli altri. In occasione della festa dei lavoratori e a pochi giorni dalla fine del lockdown, il motto lanciato da FCI e ACCPI punta ad essere uno slogan per il Paese. #IoVadoInBici non solo per svolgere un’attività sportiva o ludica, ma anche per lavorare, fare la spesa, muovermi mantenendo il distanziamento sociale, di vitale importanza anche nella fase 2 di questa lotta al Coronavirus in cui siamo tutti ancora impegnati. I campioni azzurri del pedale si augurano che la ripartenza degli allenamenti sia l’emblema della rinascita dell’Italia, nella quale la bicicletta deve prendersi il posto che merita per il bene dell’intera società.

Le indicazioni di ACCPI e FCI

Queste le indicazioni stilate da ACCPI con la Federazione Ciclistica Italiana:

“Pedala da solo ed evita strade affollate. Mantieni la distanza minima cosi proteggi tutto il gruppo;  Resta nel raggio della tua regione. Così domani correrai dove vuoi; Combatti i germi, contieni saliva e muco con fazzoletti monouso. Così respiri e fai respirare meglio; Igienizza spesso e non spartire la borraccia. Così condividi pulizia e sicurezza; Riponi i rifiuti in tasca o nei cestini. Così ogni scatto ti verrà naturale; Ricordati di utilizzare gli occhiali. Così ti proteggi e volgi lo sguardo al futuro; Porta con te mascherina, guanti monouso o gel igienizzante. Così la vittoria tornerà a sorriderti; A fine allenamento igienizza l’attrezzatura. Così ti prepari meglio per la prossima uscita; Diffondi questi valori nel team, tra amici e appassionati di tutte le età. Così correrete di nuovo insieme; Scelgo la bici come mezzo di trasporto per le mie attività. Così rispetto chi amo, l’ambiente e il prossimo”.

Giovanni Cardarello
Giornalista Pubblicista, Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Social Media Manager per Lavoro, Giornalista per Passione. Sposato con Ilaria, 3 figli. Seguo il Calcio dal 1975 con ampie frequentazioni nel Basket (NBA, LBA, Rieti e Virtus Roma), nel Volley, nel Rugby, nella Formula 1 e nella MotoGP. Ho visto giocare dal vivo Totti, BrunoConti, Dibba, Scirea, Zoff, Gentile, Cabrini, Tardelli, Antognoni, PaoloRossi, Maradona, Platini, Baggio, Van Basten, Matthaeus, Cafu, Rummenigge, Falcao, Ronaldo, Lollo Bernardi, Ancelotti, Zidane, Del Piero, Pirlo, Buffon, Gardini, Batistuta, Larry Wright, Antonello Riva, Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati, Tofoli, David Ancilotto, Roberto Brunamoniti, Domenico Zampolini, Bracci, Mike D'Antoni, Willie Sojourner, Kevin Garnett, Paul Pierce, Ray Allen e Papà Bryant. Dubito vedrò di meglio ma non si sa mai :-)