Cristiano Ronaldo via da Madrid: sogno o son desto?

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Ronaldo CR7

Sognare non costa nulla”: questo è il mantra di qualsiasi tifoso che vorrebbe un top player vestire la maglia della squadra per cui fa il tifo.

In questi anni in Italia ci siamo affidati al “fantacalcio” per creare la nostra squadra dei sogni, comprando con i “fantacrediti” i migliori giocatori possibili per vincere il campionato con i propri amici, magari rimediando una pizza pagata a fine stagione in caso di vittoria.

Ci sono invece alcuni tifosi più fortunati che il “fantacalcio” lo vedono in carne e ossa proprio nel loro stadio: Barcellona, Real Madrid, Paris Saint Germain, Chelsea e le “due” di Manchester hanno le possibilità economiche di poter acquistare ogni anno uno o più giocatori di indiscusso talento ed indiscussa tecnica pagandoli fior di milioni di euro.

CRISTIANO RONALDO E MESSI

Lionel Messi e Cristiano Ronaldo sono a oggi i giocatori più forti del Mondo: i tifosi di Barcellona e Real Madrid possono vedere giocare dal vivo coloro che si sono spartiti gli ultimi sei Palloni d’Oro e che hanno contribuito a vincere Liga su Liga e Champions su Champions, segnando vagonate di reti.

Tutti gli amanti del calcio vorrebbero che i due possano un giorno lasciare le rispettive squadre e militare in altri campionati. Se è impossibile che la “pulga” possa lasciare lacamiseta blaugrana, qualche possibilità (se non di più) ce la può avere CR7.

Arrivato a Madrid dal Manchester United nell’estate 2009 per la “modica” cifra di 94 milioni, questa stagione abbastanza negativa per le merengues potrebbe spingere il portoghese a cambiare aria a fine stagione. Non perché lo voglia lui, ma perché con la prossima estate il “presidentissimo” Florentino Perez potrebbe fare una vera rivoluzione, privandosi di tanti giocatori. Tra cui proprio Ronaldo.

Ad oggi, il campione di Funchal ha segnato qualcosa come 352 reti in trecentotrentacinque presenze con la maglia blanca (top scorer di sempre), diventando, nel contempo, il secondo marcatore di sempre nel campionato spagnolo dietro, ovviamente, a Lionel Messi (305 contro 252, ma ogni settimana i gol si aggiungono per entrambi). CR7 ha vinto relativamente poco in maglia madridista: una Liga, due Coppe di Spagna, una Champions (la seconda per lui, la decima per il club), una Supercoppa europea ed un Mondiale per club, ma l’anno della vittoria della Decima, Ronaldo ha degnato ben diciassette reti, stabilendo un vero record. Insomma, un campione che ha fatto (e sta facendo) la Storia del calcio mondiale.

Calcisticamente parlando, CR7 è un accentratore, uno che lascia solo le briciole ai compagni (dal punto di vista della mediaticità) ma è noto anche per la sua non modestia: hanno destato scalpore le sue parole due settimane fa, dopo la sconfitta nel derby di Madrid, in cui sosteneva che se tutta la squadra fosse come lui, ora sarebbe prima. Apriti cielo: Ronaldo che accusa i propri compagni di non essere all’altezza e che per colpa loro il club, e di conseguenza lui, non vinceranno nulla. Anzi, lo stesso attaccante ha accusato alcuni compagni di non essere “da Real”. Critiche a iosa e dito puntato contro il numero 7blanco. Il giocatore ha spiegato che lui si riferiva al fatto che in questa stagiona in casamerengues ci sono stati molti infortuni determinanti e che non voleva assolutamente sembrare inelegante ed arrogante con il resto della squadra. Ma il dado era tratto: Cristiano Ronaldo che si lamenta = Cristiano Ronaldo pronto a lasciare il Real Madrid. E la stampa, con queste notizie, si sa, ci va a nozze.

Ipotizziamo che Cristiano Ronaldo in estate vada via da Madrid. Poche squadre potrebbero permettersi di pagare il suo cartellino ed il suo ingaggio. Ronaldo ha un contratto fino al 2018 con il club di Madrid a oltre dieci milioni di euro a stagione. La clausola rescissoria è di un milione, ha fatto sapere il suo procuratore, e solo pochissimi club potrebbero tesserarlo. E sono sempre i soliti: PSG, Manchester City, Manchester United e Chelsea. Il club londinese non è mai parso interessato al fenomeno portoghese, ma è comunque una squadra che se potesse (e volesse) lo tesserebbe senza problemi.

Il Paris Saint Germain non hai mai nascosto di volere Ronaldo e pare abbia, tempo fa, messo sul piatto ben 125 milioni di euro per portarlo sotto la Tour Eiffel per rinforzare una squadra che, con l’asso portoghese, potrebbe tentare l’assalto definitivo alla conquista della Champions League. Il ManCity lo vorrebbe, ma il fatto di aver preso Pep Guardiola per giugno renderebbe impossibile che il portoghese possa andare alla corte dell’ex allenatore del Barcellona ed ecco allora che si parla di un suo clamoroso ritorno nell’altra sponda di Manchester, quella “United”, che lo ha consacrato nel panorama mondiale. Difficile a concretizzarsi, ma Ronaldo non ha mai nascosto di non aver mai dimenticato i suoi sei anni con i Red devils (un Pallone d’oro, una Champions League, un Mondiale per club, tre Premier League con, in sottofondo, 118 reti). Si vocifera che il nuovo coach di Rooney e compagni il prossimo anno sarà José Mourinho. E tutti sanno il legame che lega i due, non solo dal punto di vista…territoriale.

La domanda di fondo è un’altra: perché il Real dovrebbe privarsi di un giocatore stellare che se non segna doppiette, segna quattro reti in una singola partita o che comunque ha fatto fino più gol che presenze? La risposta ha un nome ed un cognome: Florentino Perez.

Il Presidente del Real, padre-padrone del club madrileno, non sta godendo di molta stima tra i tifosi: dopo la sconfitta interna del 27 febbraio contro l’Atletico Madrid, che ha praticamente compromesso la corsa delle merengues alla vittoria del campionato, la tifoseria lo ha invitato platealmente a dimettersi. Perez, personaggio vulcanico, ha subito prima lo scotto di Rafa Benitez, voluto fortemente in estate ed esonerato a ridosso di Natale, e ora conta nella buona vena di Zinedine Zidane, allora tecnico della Primavera catapultato sulla panchina dei “grandi” in pochissime ore, per cercare di arrivare almeno secondo, oltre all’andare avanti il più possibile in Champions.

Da una parte Perez che punta su Gareth Bale come giocatore del futuro, dall’altra Zidane che conta nella verve e nella bravura di Ronaldo per cercare di superare il turno in Champions League stasera contro la Roma ed arrivare alla finale di San Siro.

Ma Perez è quello che “sgancia il grano” (come si dice volgarmente) e quindi è lui che decide. In estate però ci saranno le elezioni per eleggere il nuovo presidente del club e lui dovrà fare in modo di avere un altro mandato. E non sarà facile per il potente costruttore edile di Madrid ottenere il quarto mandato presidenziale.

I prossimi obiettivi del Real Madrid saranno approdare nei quarti di Champions League (eliminando la Roma) e battere il Las Palmas domenica. Sperando in un sorteggio morbido per i quarti e sperare nei passi falsi in campionato di Barcellona (in casa con il Getafe) e Atletico Madrid (al “Vicente Calderon” contro il Depor) nel prossimo week end.

E siamo certi che in tutti questi obiettivi il ruolo di Cristiano Ronaldo sarà basilare. E il mercato dovrà per forza attendere.