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È stato il bomber per eccellenza ed il suo nome è leggenda: lo riconosci?

La sua capacità di sfuggire al diretto marcatore lo ha reso proverbiale: impossibile non ricordarsi di lui quando si pensa ai migliori attaccanti dell'ultimo ventennio

Inzaghi

Nel mondo del calcio forse non c’è miglior personificazione del puro istinto da goleador del bambino in foto, nato a Piacenza nel 1973. I primi passi li muove proprio nella città emiliana dove fa quasi tutta la trafila delle giovanili, esordendo tra i professionisti nel corso della stagione ’91-’92 in coppa Italia.

Dopo un anno al Parma, nel ’96 la stagione che lo lancia in serie A con l’Atalanta: a Bergamo, infatti, conquista il titolo di capocannoniere con 24 gol, segnando contro 15 delle 17 squadre rivali. Da qui il passaggio è alla Juventus campione d’Italia (un percorso simile a quello di Christian Vieri l’anno prima, transitato dall’Atalanta alla sponda bianconera di Torino).

Con la Vecchia Signora rimane 4 anni vincendo il suo primo scudetto e segnando 89 reti in 165 partite. Nell’estate del 2002, però, la Juventus decide di rivoluzionare la squadra e passa al Milan. E qui la storia d’amore è lunga e piena di soddisfazioni. In rossonero si afferma come uno dei centravanti più atipici e particolari del panorama europeo: non forte fisicamente e neanche eccelso tecnicamente, ma con un’incredibile scelta di tempo nell’attaccare la profondità eludendo il fuorigioco, e nello spuntare davanti al diretto marcatore per infilzare immancabilmente il portiere.

Al Milan vince due Champions League, nel 2003 (proprio contro la Juve) e nel 2007 contro il Liverpool, finale che decide lui grazie a una doppietta che è anche un sunto della sua carriera. In mezzo c’è anche un Mondiale con la nazionale italiana (torneo nel quale firma anche una rete, contro la Repubblica Ceca). Con i diavoli siglerà 126 gol in 300 presenze. Nel 2012 lascia il calcio giocato con San Siro (dopo quasi 300 marcature in carriera) che gli tributa un commosso applauso, prima di intraprendere la carriera da allenatore nella quale, però, finora non ha avuto la medesima fortuna.

Stiamo parlando di Filippo Inzaghi.

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