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ESCLUSIVA – BOXE: intervista a ‘Lone Wolf’ Michael Magnesi

Michael Magnesi ph: Fornelli/Keypress

Il pugile di Cave sfiderà il ruandese Patrick Kinigamazi per il titolo mondiale IBO, al palazzetto dello sport di Fondi il 6 novembre, evento organizzato dalla BBT di Davide Buccioni e dalla A&B Events di Alessandra Branco, ovviamente a porte chiuse.

Michael Magnesi,Lone Wolf

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In esclusiva per SportPaper si è raccontato l’imbattuto Michael Magnesi (17-0-0, 9 vinti per ko), classe ’94 soprannominato ‘Lone Wolf’, attuale campione intercontinentale IBO e Campione Internazionale WBC Silver dei super piuma, pugile tra i più promettenti del panorama italiano.

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L’INTERVISTA A MICHAEL MAGNESI

Come si è avvicinato al pugilato?

Il pugilato è una passione che abbiamo sempre avuto in casa, da quando io ne ho ricordo, insieme a mio padre e mio fratello. Inizialmente però papà, nonostante il suo amore per la boxe, fu fortemente contrario al fatto che iniziassi a praticarlo, ricordandomi continuamente i molti sacrifici che comporta questo sport. Ma estremamente convinto della mia scelta, al compimento dei miei 16 anni, dopo una promessa rubata, mi feci portare subito in palestra a Colonna dove all’epoca si allenava già anche mio fratello. Da quel giorno in poi non ho più smesso.”

La sua prossima sfida sarà per il titolo mondiale IBO contro Patrick Kinigamazi…

Questo incontro è per me un grosso traguardo che sono riuscito a raggiungere, dopo davvero tanti e tanti sacrifici che ho dovuto affrontare; ma sono sicuro che sarà un grande punto d’inizio per la mia carriera”

Com’è il suo approccio al match?

Ho la fortuna di non sentire l’ansia del match, e questo penso sia un punto a mio favore.

Come la vede la situazione del pugilato in Italia?

C’è poco movimento purtroppo in Italia specialmente in questo periodo, inoltre è particolarmente difficile riuscire a combattere per un titolo mondiale.

Vista l’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19, come è riuscito a prepararsi per il match? Ha dovuto sospendere la preparazione?

In realtà io non ho mai smesso, perché fortunatamente i professionisti possono ancora allenarsi; in più ho anche la fortuna di allenarmi nella palestra di Civitavecchia di proprietà di mio suocero.”

A cosa deve il suo soprannome Lone Wolf (Lupo Solitario)?

Ho avuto un infanzia solitaria per l’appunto, ma grazie alla boxe e a mia moglie sono riuscito a riscattarmi. Ora non sono più tanto solitario, ora siamo una grande famiglia allargata: da mia moglie che mi segue come manager, a mio suocero che segue tutto il mio allenamento. Siamo un bel Branco direi…

Michael Magnesi,Lone Wolf

A proposito del suocero, l’ex pluricampione del mondo Silvio Branco, che rapporto ha con lui?

Allenarmi con mio suocero è per me una fortuna non da poco, anche perché essendo stato un grande campione, Silvio riesce ad insegnarmi tutte quelle malizie che nel pugilato fanno la differenza.

La sua giornata tipo?

“Sveglia presto la mattina, colazione, corsa e allenamento mattutino, riposo, e alle 14:30 corro in palestra: dove mi aspetta il mio maestro Mario Massai tre volte a settimana con cui curo la parte atletica, e le altre tre invece lavoro in palestra con mio suocero Silvio.”

C’è un pugile in particolare al quale si ispira?

“Sembrerà strana la risposta che le sto dando, ma io non seguo il pugilato! Mi piace farlo sì, ma non seguirlo…mia moglie mi dice infatti che sono un matto! Sono concentrato su me stesso e sui miei allenamenti. Quindi ricollegandomi alla sua domanda, non c’è un pugile in particolare al quale prendo ispirazione…sicuramente però, un pugile che ho guardato e riguardato con molto interesse è Arturo Gatti.

Il suo match che le è piaciuto di più?

Il mio match che mi è piaciuto di più è quello contro Emanuel Lopez per il titolo Intercontinentale WBC, è stato un incontro dove abbiamo combattuto per 10 round senza risparmiarci neanche per un secondo, terminando poi con una mia vittoria per ko.

Come si immagina tra qualche anno?

Spero di essere pluricampione del mondo, vorrei tentare la scalata, e conquistare tutte le cinture!

Ringraziamenti particolari

“In primis ringrazio mia moglie Alessandra, la mia famiglia, il mio maestro Mario Massai, mio suocero, tutto il mio Team e il mio amico sponsor Roberto Massarone, (manager de Le Cinéma Cafè), che credono in me sempre senza mai fare un passo indietro.”

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