Esclusiva – Il team manager Marco Marramao: “La Voghe resterà nel cuore ma ora non vedo l ‘ora di iniziare la nuova sfida con il Benarzole”

490

Parla il Team manager Marco Marramao

Una lunga e interessante intervista quella rilasciata dall’ex Team manager della Vogherese, Marco Marramao, di seguito le sue parole:

Sono passati 2 mesi dal tuo addio alla Vogherese cosa ti e’ rimasto di questa avventura ?

Senza togliere a nessuna società in cui ho lavorato , là Voghe e’ un qualcosa che ti entra dentro , una città meravigliosa che ti trasmette entusiasmo , passione e voglia di riprendersi una storia del passato importante ! Sono stati 8 mesi intensi … e’ stato l’anno del centenario … sono stato orgoglioso di aver servito quei colori. Là Voghe e la sua gente rimarranno sempre dentro il mio cuore

Molti addetti ai lavori si sono chiesti perché sia finita quest’avventura ? E’ stato sotto gli occhi di tutti il legame che c’era tra te e la tifoseria oltre l’ottimo lavoro svolto .

A volte me lo chiedo anche io, non nego di esserci rimasto male inizialmente, anche perché mi era stata comunicata già la riconferma per poi cambiare tante cose , e’ una ferita ancora aperta ! Però nel calcio mi hanno sempre insegnato che bisogna rispettare le decisioni della società . Perché il club viene sempre davanti a tutto. La separazione e’ stata una decisione del presidente Oreste Cavaliere ma non nego che visto le continue differenze di vedute nei programmi futuri avevo già preso in considerazione di lasciare. Detto questo io ringrazio lo stesso la proprietà per avermi dato questa possibilità di lavorare per un club così importante che mi ha permesso di vivere emozioni indimenticabili e di crescere professionalmente ! Nella vita bisogna andare oltre ad incomprensioni o differenze di vedute .. e avere comunque un minimo di riconoscenza e io l’ho sempre avuta come valore !

Come e’ nata questa empatia così forte con la città ? I tifosi si sono esposti molto per te ? Pensi che si poteva fare ancora meglio del quarto posto pre covid ?

L’èmpatia con la tifoseria del Voghera e’ nata spontaneamente , sono cose che non si possono spiegare , che non si possono pilotare! I tifosi amano la propria squadra , la vivono quotidianamente da oltre 100 anni e sanno riconoscere quando qualcuno sposa la causa e da tutto per quei colori ! Poi loro sono molto simili a me… non mollano mai, hanno voglia di arrivare e di riprendersi quello che gli spetta .. i palcoscenici che meritano ! Vivono il calcio con passione … ecco forse sono queste le cose che ci hanno unito. Auguro a tutto il mondo della Vogherese un futuro roseo . Per quanto riguarda la stagione appena conclusa penso che bisogna considerarsi soddisfatti . Avevamo costruito una squadra giovane , molti di loro arrivavano da una stagione precedente difficile . Siamo stati in testa fino a novembre da imbattuti, poi l’esonero di Tassi ha complicato la stagione , ha tolto stabilità come succede sempre nel calcio quando cambi allenatore e idee. In quel momento della stagione abbiamo pagato e perso qualche punto prezioso, Ma bisogna dire che in seguito anche mister Beretta nonostante sia stato al debutto in questa categoria dopo un periodo di assestamento ha inanellato una serie di risultati positivi , vincendo anche il derby tanto atteso e riportando là voghe sul podio … l’incostanza penso che sia dovuta a tutti questi cambi e all’età media di una squadra comunque giovane ! Nessuno ci aveva chiesto di vincere il campionato all’inizio , nei giorni scorsi ho letto un intervista del presidente che ricordava che l’obiettivo dell’anno scorso era la salvezza … se a questo aggiungiamo che da pochi giorni calciatori come Franchini come Selmi come Salcone sono approdati in club importanti di D vuol dire che si e’ valorizzato anche i nostri giovani..per non dimenticare Andrini 2003 che sarà una certezza per la Voghe del futuro… per tutto questo dico che tutta la società ha fatto un buon lavoro.

Ora passiamo al futuro … si era vociferato di trattative avanzate con Canelli… E alcuni club importanti di eccellenza e Serie d lombarda , cosa ti ha portato alla fine nel sposare il progetto del Benarzole ?

Confermo che ci sono stati diversi contatti .. e ringrazio tutte le società che hanno pensato a me ! Con il Canelli eravamo vicinissimi ad un accordo ma poi ho deciso di declinare perché non ero convinto del progetto presentato anche se stimo profondamente il presidente Scavino . Con il Benarzole ho sentito subito la sfida che stavo cercando , qualcosa di stimolante , una piccola realtà di 3.000 persone con una proprietà che ha tanta voglia di ritagliarsi un posto di rivelazione del campionato ! Mi hanno fatto sentire da subito a casa… abbiamo la stessa visione di calcio sia con il ds che con la proprietà … poi li a Narzole ritrovo un allenatore importante , una persona molto preparata che stimo da anni… Alberto Merlo ti da una marcia in più in tutto quello che fai … ti responsabilizza , ti fa sentire importante , ti coinvolge … insomma c’è tutto per fare bene .. lavorando , perché e’ l’unica strada che conosco… lavorare lavorare lavorare .. voglio lasciare il segno in questo club e non vedo l’ora che inizi la stagione !

Salvatore Ciotta
Salvatore Ciotta, redattore di SportPaper.it e di Komunicare Editore, esperto di calcio italiano ed estero