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F1, Ferrari: ecco la monoposto 2022

Ferrari F1 75

E’ stata battezzata F1-75 e ha subito stupito per le scelte tecniche differenti da quelle viste finora oltre che per un’estetica che ha mandato in visibilio i fan del Cavallino. Scopriamo la nuova monoposto del team di Maranello.

La presentazione della nuova monoposto

E’ stata mostrata per la prima volta oggi nel primo pomeriggio attraverso una diretta streaming annunciata da quasi un mese. Tutti gli addetti ai lavori e i numerosi fan del Cavallino hanno potuto ammirare la nuova monoposto con cui il team emiliano, dopo una prima era turboibrida caratterizzata da più bassi che alti, spera di avviare un ciclo vincente sfruttando il cambio di regolamento. Il nome scelto è F1-75, per celebrare i 75 anni dalla nascita della Scuderia e mostra da subito la discontinuità con le vetture della passata generazione, caratterizzate dalla sigla SF. I piloti si sono detti entusiasti degli sviluppi attuali della vettura e Mattia Binotto l’ha definita “una monoposto coraggiosa“. Quella presentata è molto probabilmente, come tutte le altre viste finora, solo un’anticipazione della vettura che scenderà in pista in Bahrein, ma si possono notare già diverse soluzioni tecniche che si discostano non poco da quelle adottate dagli altri team. Per un’analisi tecnica più approfondita e per un paragone con la Williams (che è scesa in pista negli scorsi giorni a Silverstone) vi invitiamo ad attendere l’articolo di approfondimento dedicato che verrà pubblicato nei prossimi giorni su Sportpaper.it.

“La Ferrari più bella di sempre”

Se c’è una cosa su cui fan e addetti ai lavori sono d’accordo all’unanimità è che la livrea della F1-75 sia un autentico capolavoro. I social sono impazziti al momento della presentazione e moltissimi commenti non si risparmiano nel definirla “la Ferrari più bella di sempre”. La scelta dei grafici di Maranello è stata di tornare indietro nel tempo, riportando alla luce caratteristiche estetiche delle monoposto di ere motoristiche decisamente remote. Accanto all’immancabile rosso, quest’anno ancora più scuro e opaco, vicino al bordeaux, troviamo un predominio assoluto del nero, anticipato nelle scorse settimane dalle nuove divise per piloti e staff, caratterizzate da una appariscente striscia nera. Nonostante il ritorno in pompa magna dello sponsor Santander, che aveva fatto pensare a un ritorno del bianco sulle ali, esse sono completamente nere, così come l’ala posteriore, le appendici aerodinamiche, l’halo e perfino l’ala posteriore. L’utilizzo del nero sulle ali risale a 30 anni fa, quando nel 1992 ci fu l’ultima Ferrari con le componenti aerodinamiche completamente scure. La tonalità del rosso ci riporta invece molto più indietro nel tempo, alle prime monoposto della scuderia di Maranello, in cui il rosso aveva tonalità accentuatamente cupe. La scelta di un uso così massiccio del nero potrebbe però non dipendere da meri fattori estetici: fonti vicine alla scuderia affermano che la vernice nera permetta di risparmiare peso, arrivando a diminurlo anche di 3-4 Kg. Ciò spiegherebbe anche l’analoga scelta della McLaren di utilizzare in larga quantità di tale colore. A rifinire il tutto il logo bianco dei 75 anni dalla fondazione del team, ancora su sfondo nero, e le prese d’aria sopra le pance laterali che, pur essendo certamente una soluzione prettamente aerodinamica, donano una finitura estetica decisamente apprezzabile.

La speranza dei tifosi della Rossa è certamente che sia veloce quanto bella e che possa riportare il titolo iridato a Maranello dopo 13 stagioni. Non ci resta dunque che aspettare di vederla in pista (domani venerdì 18 Febbraio lo shakedown a Fiorano) per poter fare le prime valutazioni accurate sul lavoro degli uomini del Cavallino.

 

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