Giro d’Italia, tappa 2: Ulissi vince ad Agrigento. Highlights

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Giro d’Italia, la tappa di oggi

Dopo la cronometro velocissima di ieri, ma allo stesso tempo molto faticosa, oggi la tappa con arrivo ad Agrigento era più tranquilla. Agitata da una fuga con ben poche chance di andare a segno, la giornata si è accesa negli ultimi chilometri. Tutto previsto, tranne i comportamenti delle squadre sulla rampa finale. Volevano stare tutti davanti: chi per salvaguardare il proprio capitano, chi nell’intento di tirare la volata per i velocisti. Tra i continui movimenti è spuntato fuori lo scatto vincente di Diego Ulissi. Anzi, gli allunghi sono due. Il livornese, alla sesta vittoria di tappa al Giro, prima ha staccato il gruppo, poi ha seminato Honoré e Sagan. Lo slovacco è sembrato più brillante rispetto alla prestazione opaca del Tour de France. Oggi però il traguardo non era completamente adatto alle sue caratteristiche, anche se ha abituato molto bene i suoi tifosi con invenzioni incredibili. In ottima forma invece Filippo Ganna, che mantiene il ritmo del gruppo e quindi la maglia rosa. Non ha perso secondi, come non ne ha guadagnati: le squadre dei migliori sono state brave a tenere davanti i propri capitani. Forse domani sull’Etna non sarà così.

Giro d’Italia, la sintesi della tappa

Giro d’Italia, la tappa di domani

Il Grand Tour era il viaggio che molti figli dell’aristocrazia europea intraprendevano per formarsi dal punto di vista culturale. Tappa privilegiata era l’Italia che racchiude buona parte della storia umana. Molti arrivavano a Roma e Napoli, ma i più intraprendenti si spingevano fino alla Sicilia rimanendone affascinati. Uno di questi è Goethe, che girò l’Italia per due anni. Si spostava di città in città a dorso di mulo scrivendo pagine entusiaste, soprattutto dell’isola. Giunto a Palermo via mare, è stato tra i primi visitatori ad andare oltre le grandi città e a cercare avventure nuove addentrandosi nella parte più selvaggia e meno conosciuta della Sicilia. Così, dopo aver visto Catania, decise di provare la scalata all’Etna. Ma il meteo poco favorevole e probabilmente un animale non abituato a certe pendenze, gli impedirono di completare il percorso. Le forze devono essere mancate anche ai corridori del Giro 1967, il primo con arrivo sull’Etna. I giorni precedenti all’atteso traguardo erano stati un vero e proprio Grand Tour. In sole cinque tappe la carovana è passata dalla Lombardia alla Sicilia, con annesso lungo viaggio di trasferimento nella notte da Napoli a Palermo. Il gruppo dei migliori, al cui interno c’erano personaggi come Merckx, Anquetil e Gimondi

 

Fabiano Corona
Fabiano Corona, redattore di SportPaper.it e di Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero