GP Australia: top e flop del primo weekend di F1

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Gp di Monaco

Il primo weekend della stagione ci ha detto che la Ferrari c’è

Il weekend in Australia ha segnato il ritorno della Ferrari. La Rossa non vinceva la prima gara dell’anno dal 2010, Vettel non vinceva da Singapore 2015, gran premio a cui risaliva anche l’ultima vittoria della Ferrari.

TOP – Un weekend quasi perfetto per la Ferrari. Per riprendere le parole di Maurizio Arrivabene, la perfezione sarebbe stata portare entrambe le macchine sul podio; ma la macchina ha mostrato sin dalle libere, poi in qualifica e infine in gara, che se la sarebbe giocata ad armi pari con la Mercedes. Sebastian Vettel ha condotto una gara perfetta, approfittando sì dell’errore di strategia del box di Hamilton, ma ha gestito il vantaggio e addirittura incrementato il distacco dal britannico.

Era questione di tempo” ha detto il Presidente Sergio Marchionne “sono contento per squadra e tifosi, che ci sono stati accanto in tutto questo periodo. Abbiamo aspettato questo momento per un anno e mezzo. Sentire l’inno di Mameli sul podio è stato emozionante“.

Tra coloro che possono dirsi contenti del weekend australiano c’è sicuramente Vallteri Bottas. Il finlandese, approdato in Mercedes dopo il ritiro dalla Formula Uno di Rosberg, si è adattato bene al cambio di sedile. Certo, la Mercedes è la macchina da battere anche quest’anno, il salto è stato in avanti rispetto alla Williams. Ma Bottas non ha sofferto la pressione, ha effettuato una buona qualifica finendo terzo a pochi millesimi da Vettel, e in gara ha mantenuto un buon passo per tutti i 57 giri, senza venire schiacciato dalla prestazione del compagno di squadra, tricampione del mondo. Un terzo gradino del podio che, come lui stesso ha detto, è il punto di partenza per migliorare.

Anche Felipe Massa, rientrato in Williams dopo che quest’estate aveva annunciato il ritiro dalle corse, ha vissuto un buon esordio stagionale. Il suo sesto posto è passato piuttosto inosservato, ma non bisogna darlo per scontato come risultato. Il 36enne brasiliano ha gestito la gara in modo lineare, portando la macchina a punti e confermandosi il pilota che conosciamo. Certo, il distacco dal primo è stato di 83 secondi, troppi. Ma è lui il primo degli “altri”.

Ricorderanno sicuramente con piacere questo Gran Premio Esteban Ocon e Antonio Giovinazzi. Il giovane francese della Force India ha trascorso quasi tutta la gara lottando con le unghie e con i denti contro Fernando Alonso, cattivo cliente quando si tratta di bagarre. Eppure è riuscito a portare a casa il suo primo punto in un mondiale. Ocon si è detto molto contento del punto ottenuto, soprattutto dopo un weekend non esaltante.

Sì è detto contento del risultato anche il debuttante Antonio Giovinazzi. Catapultato in macchina soltanto sabato al posto dell’infortunato Wehrlein, il pilota italiano ha portato la sua Sauber al 12° posto.

FLOP – Parlare di “flop” quando si parla di Lewis Hamilton può suonare blasfemo. In effetti, il weekend del campione inglese è stato quasi perfetto. Il fatto è che una non vittoria Mercedes stupisce. Se poi aggiungiamo che, in controllo della gara, pur con un distacco per niente confortante da Vettel (solo 1.8 secondi), si sia complicato la vita con la strategia, rientrando ai box troppo presto per la sosta, non possiamo non considerarlo il grande deluso del weekend.

Una partenza perfetta la sua, un buon ritmo, anche se in fotocopia con Vettel sin dai primi giri. Poi la sosta abbastanza immotivata, anche se le gomme avevano iniziato a perdere aderenza, al diciassettesimo giro. La sfortuna di rientrare dietro Verstappen e la sensazione di non avere un buon passo con le gomme soft. Lewis però non è sembrato troppo avvilito sul podio. D’altronde è la prima gara, e la Ferrari non lo ha stupito.

Un weekend da dimenticare, invece, quello di Daniel Ricciardo. L’incidente in qualifica, che non gli aveva fatto registrare nessun tempo valido, i problemi alla sua RB13, la sostituzione del cambio, la necessità di inserire elementi della power unit 2016, problemi prima del via e la partenza dai box, una gara da doppiato fino al ritiro per un problema di pressione alla benzina. Continua così la maledizione per cui nessun pilota Australiano è mai arrivato a podio nel Gp di Melbourne.

L’appuntamento con la seconda gara è al 9 aprile con il Gran Premio di Cina.

ph: Scali/Komunicare