Juve, Dybala: “Sarebbe incredibile perdere lo scudetto”

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Dybala

Intervistato dal Corriere della Sera, il centravanti argentino della Juve Dybala parla della prossima sfida contro la sua ex squadra, il Palermo, e dell’obiettivo scudetto. Secondo l’attaccante sarebbe incredibile perdere il tricolore, sei punti di vantaggio sufficienti per festeggiare, sarà così? Questo ciò che sperano i tifosi bianconeri.

DYBALA VUOLE LO SCUDETTO

Le parole di Dybala come riportate da tuttojuve.com:

L’attaccante bianconero è pronto al ritorno in campo dopo l’nfortunio: “Pronto per il Palermo? Sì, ieri ho fatto tutto l’allenamento con la squadra. Sono andato al 100% e non ho avuto problemi».

Sulla corsa Scudetto: “Con 6 punti di vantaggio sembra impossibile perdere il campionato? Lo penso anch’io. Sarebbe incredibile. Tutti ci davano per morti, ma il modo in cui siamo risaliti e la voglia di questa squadra in ogni allenamento fanno capire che questo scudetto deve essere nostro”.

Paulo si sofferma sui rimpianti europei: “I quarti di Champions aumentano i rimpianti? Quando ho visto che il Barcellona è uscito mi girava la testa, perché con più fortuna questa poteva essere la Champions della Juve. Adesso spero che vinca il Bayern, così almeno siamo usciti con i vincitori”.

Un giudizio anche Leo Messi, suo compagno di Nazionale:  “È il mio idolo: lui fa cose che nessuno altro può fare. Un campione da portare alla Juve? Visto che Ronaldinho non gioca più, vorrei Messi”.

Paulo parla di stesso:  “Allegri dice che lei negli occhi ho l’istinto killer? Vedo ancora un ragazzino, che però quando entra in campo si trasforma. Anche negli allenamenti, sono concentrato, cerco sempre di migliorarmi, di crescere, imparare. La pressione? Ce l’ho sempre avuta, il mio cartellino è sempre stato pagato molto. Sono contento che ades- so non si parli più del fatto che sono costato 40 milioni: i soldi non vanno in campo. Che margini di miglioramento ho? Sicuramente posso dare ancora di più. A 22 anni non ho l’esperienza di un giocatore come Tevez. Giocare qui, in Europa e in Nazionale mi aiuterà a farmela”.

Sull’impatto con il mondo Juve, spiega: “Mai avuto dubbi nei primi mesi juventini? No, a Palermo era successa la stessa cosa, ma io sapevo che la mia scelta era quella giusta. C’è stato un grande lavoro, per migliorarmi fisica- mente e mentalmente. Passare dalla lotta per la salvezza alla Juve non è facile: qui non puoi ne- anche pensare di pareggiare un partita… Per fortuna ho imparato in fretta”.

L’argentino si sofferma anche sul cambio di ruolo: “Sì a Palermo ero una prima punta, anche se strana. Qui ho più libertà e mi trovo bene in qualsiasi posizione, anche perché ho compagni con più fisicità che mi creano gli spazi”.

Sul paragone con Tevez: “Superare i 21 gol del primo anno di Tevez a Torino? Ne mancano 3 e sarei molto contento di su- perarlo: sarebbe bello per me e per la squadra, perché sarebbero gol importanti”.

Inevitabile qualche battuta sui rivali per lo Scudetto: “Se il Napoli può vincere anche senza Higuain? Gabbiadini mi piace e ha subito fatto bene. Ma Higuain è un giocatore molto importante. Rispetto a me è più un leader. Io sono al primo anno alla Juve. E qui vince il gruppo”.

Il discorso scivola sui compagni: “Buffon in allenamento è incredibile: non so se c’è un portiere più forte al mondo. E aiuta tantissimo noi giovani. La serie di 22 partite è merito soprattutto dei più vecchi”.

Sulla maglia numero 10: “Prendere la 10 se partisse Pogba? Spero che Paul resti tanti anni. Detto questo, anche il 21 di Zidane e Pirlo vale come un 10. Non ho problemi a prendermi responsabilità, ma magari arriva uno più forte e se lo prende lui”.

Dybala parla poi di Nazionale: “Coppa America e Olimpiade? A me piacerebbe fare tutto, ma il mio corpo mi chiederà delle vacanze e non mi voglio trova- re stanco morto a dicembre. Argentina e Juve parleranno: una la vorrei giocare”.

Sul suo più bel gol: “Quello a giro, contro il Sassuolo: un colpo da biliardo. Ma il più importante resta il primo, a Shanghai, perché mi ha dato grande fiducia”.

Fabiano Corona
Fabiano Corona, redattore di SportPaper.it e di Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero