Prima conferenza stampa del nuovo allenatore bianconero, dove anticipa la sua visione di calcio
Dopo il raduno di lunedì alla Continassa, Andrea Pirlo ha esposto in modo chiaro, all’Allianz Stadium, come si presenterà nella nuova stagione la Juventus: “Voglio riportare un po’ di entusiasmo, che è mancato nell’ultimo periodo. Voglio un calcio propositivo con grande padronanza del gioco. Ieri ai ragazzi ho detto solo due cose: dobbiamo avere sempre il pallone e quando lo perdiamo dobbiamo recuperarlo velocemente. Sono due concetti importanti a livello mentale, da fare entrare nella testa dei giocatori. Il modello tattico non è fisso, possiamo giocare sia a quattro che a tre, difendendo a quattro e impostando a tre. Punto a un calcio di rotazioni e alla gioia di recuperare il pallone, dobbiamo avere la voglia tenere la palla e recuperarla velocemente. Per portare entusiasmo bisogna lavorare, parlare con i giocatori, renderli partecipi e fargli capire il nostro nuovo modo di giocare. Lavoro sul campo ma anche tanto di rapporti umani e psicologici. Obiettivo è vincere, non è facile ma siamo qui per quello. Magari poter raggiungere voglia e coesione della Juve di Conte. Lo spirito deve esse quello, avevamo creato un gruppo pieno di valori, voglio riportare il dna del lavoro e del sacrificio“.
Pirlo ha continuato, parlando anche sulla convivenza tra Dybala e Cristiano Ronaldo e sul futuro di Higuain: “Dybala non è mai stato sul mercato, fa parte del progetto, per me è importante come tutti. La convivenza con CR7? I giocatori di qualità possono giocare insieme purché ci sia sacrificio e abnegazione da parte di tutti. Più giocatori di qualità ci sono e più ci sono possibilità di vincere. Io sono l’allenatore, è normale che voglia alcuni tipi di giocatori, sto parlando con la società ma non lo dico a voi. Con Higuain ho parlato, lo ammiro tantissimo, ha fatto un ciclo imperante qui ma abbiamo deciso che le strade si devono separare. Khedira è infortunato quindi vedremo quando starà meglio”
Alla domanda del giornalista che chiedeva, se per caso tra i suoi giocatori ci fosse il ‘nuovo Pirlo’, l’allenatore bresciano ha risposto: “Abbiamo tanti campioni in rosa ma nessuno con le mie caratteristiche, verranno sfruttati per le loro peculiarità. Arthur è un bravo giocatore, lo abbiamo visto e ammirato nel Barcellona negli ultimi anni e con il Brasile, può giocare centrale o mezzala, può stare anche nei due. In fase di costruzione può ricoprire più ruoli, come tutti i giocatori di qualità”
Infine parlando sulla scelta del suo Vice, il ‘Maestro’ ha affermato: “La scelta di Tudor è mia, avevo bisogno di un assistente con esperienza che avesse già fatto il primo allenatore da qualche parte, ma anche di un ex calciatore ed ex difensore, che avesse personalità nello spogliatoio. In più è juventino e quindi perfetto. Io invece non ho avuto tempo di pensare al passaggio dall’Under 23 a prima squadra, è stato tutto molto veloce, mi sono buttato a capofitto, ma se ho fatto questa scelta è perché sono convinto di essere al posto giusto al momento giusto. Se sarò un predestinato in panchina dipenderà dai risultati. Sono molto convinto delle mie possibilità“