Lazio, il presidente Lotito ha stabilito taglio stipendi e premio scudetto

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Lazio Lotito

Il presidente della Lazio Claudio Lotito ha parlato alla squadra e ha dettato le linee guida sul taglio degli stipendi e sul bonus in caso di vittoria del campionato

Una delle poche società che non aveva preso una posizione sul tema del taglio stipendi è stata la Lazio. Il club biancoceleste ha procastinato sulla via da adottare in tal senso, in attesa di capire il futuro della stagione in corso.

Adesso che all’orizzonte sembrano esserci buone nuove (ma meglio essere ancora cauti), il patron Claudio Lotito ha chiamato a rapporto la squadra per parlare della questione. Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, in un pacifico summit svoltosi a Formello nei giorni scorsi il presidente avrebbe proposto il taglio dello stipendio per il mese di marzo, mentre il pagamento per la mensilità di aprile dovrebbe avvenire nella prossima stagione.

Un compromesso per non scontentare nessuno e tenere alta la motivazione in vista della ripresa campionato, che per forza di cose vedrà la Lazio protagonista. L’aquila proverà a giocarsi le sue chance scudetto contro la Juventus. Un compito difficile visto che si scenderà in campo presumibilmente ogni tre giorni e i bianconeri possono vantare una rosa di gran lunga superiore a livello numerico. Ciò però non significa che sia impossibile, per questo Lotito che all’inizio voleva evitare il pagamento di entrambi i mesi, pare abbia voluto tendere la mano ai suoi calciatori. Alcuni infatti non avevano preso benissimo la notizia.

Il premio scudetto in casa Lazio

Per stemperare ancor di più gli animi e cercare di non spezzare la “magia” che fino all’avvento del Covid-19 stava trasportando la squadra, il numero 1 biancoceleste avrebbe proposto anche un “premio scudetto“. Non si conoscono ancora i dettagli in merito alla cifra. Se ne riparlerà quando tornerà in Italia il capitano Senad Lulic. Insomma sia per motivi meramente economici, sia per ambizioni di gloria, riprendere la Serie A è una vera e propria priorità per la compagine capitolina.