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Mancini: “Retegui è sveglio sembra Batistuta. Domani sfida difficile ma diremo la nostra”

Il ct della Nazionale ha le idee chiare

LA CONCENTRAZIONE DI ROBERTO MANCINI CHE PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Roberto Mancini, ct della Nazionale ha parlato in conferenza stampa a Napoli alla vigilia della sfida contro l’Inghilterra dove in palio c’è la qualificazione a Euro 2024. Queste le parole del tecnico azzurro:

Domani giocherà col 4-3-3?
“Abbiamo giocato con un modulo diverso nelle gare di Nations League, si potrebbe anche cambiare. Ma nel 4-3-3 ci sentiamo a nostro agio, soprattutto per giocare una partita molto propositiva. Ma questo non vuol dire…”

E’ difficile spiegare a Retegui come deve muoversi in questo ambiente?
“Arrivare così dall’Argentina all’Italia, e non in una squadra di club, non è così semplice. Un po’ di tempo ci vuole, ma il ragazzo è educato e sveglio. E’ un bravo centravanti, giovane, abbiamo una grande fiducia e dobbiamo dargli un po’ di tempo”.

Che sfida sarà contro l’Inghilterra?
“Ormai è diventata una classica, l’Inghilterra è una delle migliori squadre al mondo. Ha una lista di giocatori straordinari. Anche domani sarà una gara molto difficile, noi cercheremo di fare la nostra partita. Non sarà semplice per entrambe”.

Cosa pensa dell’indagine nei confronti del Manchester City? E’ stato chiamato?
“Io non sono stato chiamato da nessuno e non credo verrò chiamato da nessuno. Ho pagato le tasse regolarmente, credo non mi chiamerà nessuno”.

Cosa ti aspetti dal pubblico di Napoli?
“La Nazionale quando è venuta a Napoli è sempre stata aiutata dal pubblico, ci darà il solito aiuto”.

Quanta voglia c’è di rimettere la Nazionale al centro?
“Dipenderà da noi, dobbiamo cercare di fare ciò che abbiamo fatto e quindi ritornare a vincere, tornare a essere quelli che siamo stati prima”.

L’ha allenato per tre giorni: può dirci che attaccante è Retegui?
“E’ un centravanti classico, vedo che molti lo paragonano a Denis. Io mi ricordo quando Batistuta arrivò in Italia, lo ricorda… Chiaramente è un ragazzo giovane e ha bisogno di tempo e di crescere. Ma credo non ci metterà molto ad ambientarsi”.

Possono esserci problemi tra tifosi?
“Io non sono della polizia… Generalmente sono sempre stati gli ospiti a creare problemi. Ma la partita di calcio è sempre un momento di gioia per tutti: se i tifosi ospiti si comporteranno bene, io non credo ci saranno problemi”.

Che gara sarà la prima senza Vialli?
“E’ una grande emozione perché è la prima volta senza Vialli. Noi l’abbiamo avuto nel gruppo ed è stata una grande fortuna: è un grande dispiacere. Le persone come lui saranno sempre vicine, sono persone immortali”.

Cosa è cambiato nel tuo approccio a questo lavoro negli ultimi mesi?
“Siamo passati da una grande emozione come l’Europeo a una grande delusione come la mancata qualificazione al Mondiale. E’ stata una grande delusione, non lo meritavamo, ma in tutto questo ci siamo qualificati due volte alle final four di Nations League. Ora ripartiamo, abbiamo dimenticato la delusione. Abbiamo giocatori giovani che oggi non sono qui con noi ma che ci sarebbero stati e che ci saranno da qui a novembre prossimo: ripartiamo domani, vogliamo qualificarci, vincere la Nations League e poi giocarci l’Europeo al meglio da campioni in carica”.

Cosa del Napoli porterebbe alla sua Nazionale?
“Il Napoli ha sempre fatto cose ottime, s’è sempre qualificato in Europa e ha sempre lottato per il vertice. Quest’anno è il momento più bello, la squadra gioca davvero bene, è una squadra che potrebbe fare qualsiasi cosa. Non diciamo nulla, siamo un po’ scaramantici: le squadre italiane in Europa possono fare bene, ma con qualche italiano in più sarebbe meglio”.

Sentite la responsabilità di tornare al Maradona?
“Qui c’è sempre stato un grande pubblico, per noi è la prima gara di qualificazione e quindi dobbiamo disputare una buona partita, trascinarli”.

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