Intervenuto ai microfoni di TV Play, Pierpaolo Marino,ex dirigente di Napoli e Udinese ha parlato degli ultimi rumors di mercato ma anche del caso Acerbi-Juan Jesus.
Marino: “Samardzic ottimo per il futuro”
Juve su Koopmeiners: “I soldi chiesti sono tanti, ma si trovano le formule, perché tra Atalanta e Juventus ci sono rapporti tali che secondo me l’operazione la faranno. Da esterno e conoscitore delle dinamiche posso dire che la Juve è avvantaggiata su Koopmeiners”.
Koopmeiners esclude Samardzic? “Koopmeiners e Samardzic penso che non siano due profili in competizione l’uno con l’altro, il primo è da prendere perché pronto subito, l’altro invece sarebbe un investimento per creare un’alternativa valida e proiettarsi verso il futuro. Non penso che uno escluda l’altro”.
Sul retroscena con l’Inter: “Io non so le dinamiche di quello che è successo con l’Inter però posso dire che per quella che è la mia esperienza con il papà di Samardzic in tutto il percorso da quando l’abbiamo preso a quando sono andato via 7-8 mesi fa, il percorso è stato perfetto. Io conosco bene il papà di Samardzic, è stato sempre una persona ragionevole e abbiamo trovato sempre intesa in 5 minuti, mi pare molto molto strano che ora ne venga fuori tutto questo vespaio su di lui”.
Su Dybala: “Dybala lo terrei, ma non per andare in antitesi con Totti, che quando ero alla Roma giocava nei pulcini. Dybala tra l’altro avevo preso ai tempi dell’Atalanta prima che andasse al Palermo ma poi l’affare saltò per questioni di procuratori. Se uno gioca 20 partite invece di 38, ma quelle 20 te le decide sono comunque punti che altri giocatori non portano con una certa matematica. Piuttosto in rosa allestirei una seria competitività con un altro giocatore per studiare un minutaggio opportuno, ma Dybala lo terrei sempre in una squadra che deve vincere”.
Quale sarà il futuro di Lukaku: “Lukaku non è quel fantasista, è uno sfondatore generoso, però in quel ruolo lì ci sono giocatori non irrinunciabili. Io tra Lukaku e Osimhen preferisco Osimhen per essere schietto”.
Sul caso Acerbi-Juan Jesus: “La vicenda è delicata. Ho conosciuto Acerbi come un giocatore avversario ma leale, molto motivato ma sempre nei limiti della sportività. È finito in un frullatore mediatico, se ha detto veramente quelle frasi non sono giustificate dalla trance agonistica della partita, perché sono troppo gravi e meriterebbe una giusta punizione senza renderlo un martire. Dovrebbe fare pubblica ammenda e sentirsi pentito. Io sarei per una pena tipo lavori sociali, qualcosa che lui per 10 anni sia l’antesignano dell’anti-razzismo”.