ESCLUSIVA – Martina Cetrangolo, Sedriano Calcio: “Volevamo vincere il campionato. Ripresa? Le categorie minori considerate poco”

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ESCLUSIVA – INTERVISTA A MARTINA CETRANGOLO DEL SEDRIANO CALCIO

Martina Cetrangolo, si racconta in esclusiva per SportPaper.it. Dall’esperienza in nerazzurro, con l’Inter primavera con la quale ha conquistato anche la Coppa Italia, all’approdo al Sedriano: “Il motivo principale di questa scelta è stata la mia crescita, sia calcistica che personale. All’inizio è stato molto complicato adattarsi perché giocare con ragazze molto più grandi mi ha “scaraventata” in un mondo totalmente nuovo, affianco a me non avevo più ragazzine ma donne. Alla fine però è andato nei migliori dei modi”.

Prima dello stop per il coronavirus l’avventura in gialloblù stava davvero andando bene. La classifica sorrideva alle ragazze del Sedriano che condividevano lo stesso sogno: “L’obiettivo personale così come quello di squadra era vincere il campionato”.

Calcio e Covid-19

Al momento tutto fermo per la pandemia di covid-19 e, i dubbi su una possibile ripresa sono sempre di più, anche se per l’attaccante, classe 2002, le speranze di ritornare in campo sono davvero minime: “Penso che sia molto difficile tornare in campo a breve. La situazione ancora non si è sbloccata e, purtroppo, le categorie minori vengono considerate poco”.

Niente campo per le partite ma neanche per l’allenamento. Un’assenza che si fa sentire ma anche in questo momento di stop, Martina Cetrangolo si mantiene in forma: Ogni giorno il nostro preparatore atletico ci prepara una scheda di allenamento da svolgere. Io sono molto fortunata perché ho una mini palestra in casa quindi posso fare qualsiasi tipo di esercizio. Non è sicuramente come scendere in campo ma è un’ottima sostituta”.

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Calcio femminile tra pregiudizi e crescita

Il calcio femminile è un movimento in crescita anche se, forse, la battaglia più difficile che ha dovuto combattere – e che sta ancora combattendo – è quella contro i pregiudizi. 

Una barriera culturale difficile da abbattere: “Due anni fa ti avrei detto che essere una ragazza e giocare a calcio è davvero difficile. Adesso invece la situazione è completamente cambiata”. 

Una “rivoluzione” che Martina Cetrangolo ha potuto toccare con mano: “In molti sono affascinati dal mio sport, si interessano sempre a me, quello che faccio, il mio futuro e la mia squadra”.

E, in questa crescita, un ruolo fondamentale lo hanno svolto anche i Mondiali di Francia: Grazie alle azzurre, che hanno fatto sognare milioni di italiani, siamo emerse. Prima avevamo un ruolo superficiale adesso invece ci stiamo prendendo le nostre rivincite”.

Procuratori e agenti: lotta verso il professionismo

Continua la battaglia per il riconoscimento dello status di “professionista” anche per le donne nel calcio. Al momento, infatti, alle ragazze non è riconosciuta la possibilità di affidarsi ad un procuratore proprio in virtù del fatto di essere ancora delle “dilettanti”.

Nulla però vieta alle calciatrici di affidarsi ad un proffesionista del settore: “Ci si può rivolgere a queste persone che ti aiutano molto. Calcisticamente parlando ti fanno crescere e ti indirizzano in tutto e per tutto”.

Una scelta che ha fatto anche Martina Cetrangolo: “Da un po’ di mesi vengo seguita dai miei agenti. Fino ad ora ho visto solo cose positive: abbiamo raggiunto grandi traguardi insieme. Loro si occupano di tutto quello che riguarda il calcio ma soprattutto ci tengono a me a livello personale e questa è la cosa più bella”.

Diletta Barilla
Diletta Barilla, redattore di SportPaper.it esperta di calcio femminile