Milan, Ibrahimovic: “Volevo vincere lo scudetto ed eravamo là, in testa..”

Ibra parla, come sempre, senza peli sulla lingua. Ecco cosa ha detto a La Gazzetta dello Sport

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Ibrahimovic
Zlatan Ibrahimovic ph: Fornelli/Keypress

Milan, Zlatan Ibrahimovic: Che valore ha Donnarumma? È cresciuto nel Milan, poteva essere il portiere della squadra per vent’anni

Zlatan Ibrahimovic torna a parlare e in una lunga intervista rilasciata a ‘La Gazzetta dello Sport’ affronta tutti i temi dell’attualità calcistica.

Europeo – “Più deluso per il Milan, perché ho saltato tante partite. Avrei voluto aiutare di più, sono uno che normalmente gioca 50 partite l’anno. Forse dovrei essere più realista, chiedere meno al mio corpo, ma non ce la faccio. Poi, certo, sono deluso anche per l’Europeo, ma rientrare in una competizione quando non sono al cento per cento non sarebbe da me. Preferisco restare fuori e fare il tifo per la Svezia”

Superlega“Non sono molto informato, ma posso immaginare i motivi che hanno spinto quei club ad agire: soffrono economicamente, hanno cercato una strada per riprendersi. Piuttosto, è strano che in certi Paesi come l’Inghilterra sia diventato un affare fra tifosi e club e nessuno abbia chiesto niente ai giocatori che mettono in scena lo spettacolo. Siamo noi che dovremmo giocare di più o di meno”

Gli infortuni“Gli infortuni, ma comunque sono stati, da quando sono tornato, diciotto mesi fantastici. Il Milan è in Champions League, i tifosi lo meritavano. Volevo vincere lo scudetto ed eravamo là, in testa… In questi mesi è cresciuta la mentalità della squadra, è cresciuto il collettivo e così migliorano i singoli”

Maignan – “A volte carico così le persone. A volte bisogna essere duri, a volte leggeri. A volte scherzo e a volte lancio un messaggio. Questa volta siamo arrivati in Champions, l’obiettivo era quello, ma io voglio vincere. È una sfida che continua e mi sto divertendo. Adesso ho più responsabilità, mi sento più leader. Il rapporto con il club è chiaro, i giocatori devono lavorare ogni giorno di più per riportare il Milan dove era abituato a stare”

Donnarumma – “Lei mi ha chiesto prima se i giocatori guadagnano troppo, adesso faccio io una domanda: che valore ha Donnarumma? È cresciuto nel Milan, poteva essere il portiere della squadra per vent’anni, magari venti no perché non è Ibra, ma è il più forte del mondo. Avrebbe potuto diventare Mister Milan, come Paolo Maldini. Che valore si poteva dare a Maldini? Non c’è una misura. Se Gigio va via o no non lo so. Serve essere in due per ballare il tango. Io gli direi di restare al Milan fino alla fine”

Giroud – “Più giocatori di grande livello riusciamo a inserire, meglio è. Giroud ha grande esperienza e non abbiamo tanti giocatori che abbiano vinto trofei. Se viene è il benvenuto. Anche perché questo è un gruppo molto disponibile, che ha voglia di imparare e migliorare, un gruppo di lavoro ben guidato”

Samuel Tafesse
Samuel Tafesse - Giornalista Sportivo | Komunicare Editore