Milan, Miha mangerà il panettone. Inter, Calleri è più vicino

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Milan2016

Qui Milanello: il passaggio di turno ai quarti di finale di Coppa Italia significa tanto per i rossoneri, ma significa tanto soprattutto per Sinisa Mihajlovic, perché questa è una vittoria che allunga la vita al tecnico serbo sulla panchina del Milan. Negli ultimi giorni, si è infatti parlato spesso del possibile esonero del serbo in caso di eliminazione dalla Coppa Italia. Con questo successo, il serbo può guardare ora al futuro con maggiore fiducia, anche se è domenica è atteso dalla prova della verità contro il Frosinone. Ed è proprio in vista della difficile trasferta di Frosinone che i rossoneri sono tornati subito ad allenarsi. La squadra ha iniziato l’allenamento questa mattina alle 12.00 sul campo centrale di Milanello. I giocatori impiegati dall’inizio ieri a Genova hanno effettuato un lavoro di scarico in palestra, mentre tutti gli altri hanno effettuato un po’ di riscaldamento con corsa ed esercizi per gli arti inferiori e superiori. Successivamente esercizi atletici e partitella a campo ridotto a palla mano con l’obbligo di segnare di testa e senza i portieri. La seduta si è conclusa con un lavoro di tipo tattico in vista della sfida di domenica alle 18.00 contro il Frosinone.

Casa Inter: I nerazzurri si preparano psicologicamente e fisicamente per il duro impegnativo interno che li vedrà affrontare, domenica sera, la Lazio di Mister Pioli. Ma a tenere banco in questi giorni in casa nerazzurra è senza dubbio il mercato invernale, forte rimane la pista Calleri che negli ultimi giorni ha ricevuto tante “avance” da parte della capolista della Serie A, il giocatore argentino ha parlato ai microfoni di Radio Armonia circa il suo – probabile – trasferimento all’Inter: “Il mio tweet di commiato era per alcuni miei problemi personali, non avrei mai lasciato il Boca Juniors così. Per me è veramente difficile andarmene, qui ho davvero tutto. Ecco perché diciamo che è il più grande club d’Argentina e uno dei migliori al mondo. Ora c’è l’opportunità di andare all’estero, ma all’inizio l’idea era quella di rimanere. Prenderò la decisione con la mia famiglia. Premier e Serie A sono le migliori per il mio stile di gioco: rimarrei qui ancora sei mesi, ma non dipende da me”.