Milan, vittoria sofferta ad Udine (2-3)

187

Balotelli

L’Udinese ha sempre perso in casa, il Milan ha sempre perso in trasferta. A Udine è la seconda consecutiva in casa per gli uomini di Colantuono che nel nuovo Friuli di proprietà, il gioiello dei Pozzo, sono ancora a secco e, più in generale, hanno sempre perso dopo l’impresa della prima giornata allo Juventus Stadium. Allenatore già in discussione e tanta voglia di riscatto: in questi casi ci si aggrappa a Di Natale, in tandem con Thereau al posto di Zapata; in difesa fuori Danilo per Domizzi. Voglia di trovare continuità di risultati e prestazioni per il Milan che opta per un turnover morbido: De Jong nell’inedita posizione di mezzala viene preferito a Poli (mai titolare ancora con Miha), a Montolivo ancora la cabina di regia, ma la curiosità è tutta per il Balotelli 2.0. Corsi e ricorsi storici: nel gennaio 2013 debuttò in rossonero proprio con una doppietta all’Udinese.

Non si sa se sono le tinte bianconere friulane o la voglia dell’esordio, ma Balotelli si presenta ora come allora. A modo suo, con una punizione fatata da 25 metri che lui stesso si procura al 4′, la sblocca in modo decisamente divino. Il Milan sale per la seconda volta all’11’, Montolivo pesca magnificamente Bonaventura in area di rigore: controllo perfetto, destro elegante ed è già 2-0. Al di là dei meccanismi difensivi completamente da rivedere, specialmente senza la sapiente guida di Danilo, l’Udinese non si sgretola: in qualche modo ci prova, più con l’orgoglio che con la razionalità, ma non crea occasioni e ogni volta che i rossoneri conquistano palla e superano la metà campo si rischia il crollo. Le sensazioni non sono infondate e alla fine della prima frazione, dopo un’occasione sventata disordinatamente dalla retroguardia di casa, il successivo corner mette sulla testa di Zapata il colpo del 3-0: il colombiano non se lo fa ripetere e infila all’angolino il gol dell’ex.

L’impressione, quando inizia la ripresa, è che la partita sia di fatto finita: il Milan toglie anche il giovane Calabria per dare minuti ad Alex e adattare Zapata a destra, l’Udinese con la mossa della disperazione toglie Piris e mette l’altro Zapata. Ma un gol di Badu al 5′ dà coraggio ai padroni di casa, spaventa a morte i rossoneri che si abbassano sempre più e senza quasi accorgersene si ritrovano sul 3-2 e in balia degli avversari: il gol che la riapre è di Duvàn Zapata, sempre un fattore a partita in corso, che insacca da due passi. Il Milan è terrorizzato, si difende con cuore ma poco cervello. Tutto sommato i pericoli non sono molti fino ai minuti di recupero quando Diego Lopez devia su Edenilson in una gestione difensiva non ottimale di Balotelli, autore comunque di una grande prestazione, poi il portierone spagnolo vola sul destro di Fernandes e quindi Wague trova solo l’esterno della rete. Al risveglio da un paio di minuti da incubo, il Milan si trova con l’uomo in più per un doppio giallo proprio a Fernandes e, di fatto, con tre punti in più in classifica.

Udinese che dovrà ripartire da questa ripresa praticamente perfetta per ingranare la stagione; al contrario gli uomini di Mihajlovic deve dimenticare in fretta il secondo tempo e tenere tutto di un primo tempo veramente da grande squadra, che per poco non veniva dilapidato per superficialità e leggerezza, due difetti che il tecnico serbo siamo certi non tollererà.