Monchi parla da Giallorosso, “Se tutto va come deve andare io andrò alla Roma”

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Manolas

Nuova tappa di avvicinamento di Monchi alla Roma

Se andrò alla Roma? Non è chiuso, ma è il club più vicino. Se tutto va come deve andare e non ci saranno intoppi io andrò alla Roma, ma niente è chiuso fin quando non c’è qualcosa di firmato. Marcelo era su un aereo per Siviglia e poi ha firmato con il Real Madrid. Quindi non voglio dire niente fin quando non è chiuso“.Lo ha dichiarato l’ex direttore sportivo del Siviglia, Monchi, in procinto di passare alla Roma, in una intervista al quotidiano spagnolo ‘As’.

Le parole di Monchi ad AS

Monchi non avrebbe avuto offerte da altri club spagnoli. “Nessun club mi ha chiamato direttamente. Ci sono stati intermediari che hanno espresso grande interesse ma ritengo sia stato solo opportunismo. Ci sono stati grandi club esteri che mi hanno chiamato direttamente. Non lavorerò in Spagna in un altro club che non sia il Siviglia“.

Questione Emery

Monchi ha parlato anche di Emery, attuale allenatore del Psg ma che è stato accostato proprio alla Roma. “Ci ho parlato ultimamente ma non c’è nulla in merito ad un futuro insieme nel medio o lungo periodo. Spero per lui che continui molti anni con il Psg, perché vorrebbe dire che sta facendo bene. E’ stato l’ideale per il Siviglia per tre anni e non siamo stati male“. Ma considerando che lo sceicco Tamim bin Hamad al-Thani ha posto come condizione per proseguire il rapporto la conquista, almeno, del titolo in Ligue 1 non è difficile immaginare per il tecnico un futuro lontano dalla Torre Eiffel.

Poi nel caso in cui Roma e Siviglia fossero interessate allo stesso giocatore, il centrocampista argentino classe 1997 dell’Estudiantes Santiago Ascacibar nello specifico, il direttore sportivo spagnolo non si sbilancia. “Tutti dobbiamo rispettare l’altro. Inoltre la mia testa sta andando più lenta dei fatti e a volte penso ancora come Direttore Sportivo del Siviglia. Ci muoviamo su diversi parametri. Tutti vediamo gli stessi giocatori ma davvero non vedo conflitti di interesse“.

Giovanni Cardarello
Giornalista Pubblicista, Romano del Quadraro, ma vivo in Umbria fra Spoleto e Terni. Social Media Manager per Lavoro, Giornalista per Passione. Sposato con Ilaria, 3 figli. Seguo il Calcio dal 1975 con ampie frequentazioni nel Basket (NBA, LBA, Rieti e Virtus Roma), nel Volley, nel Rugby, nella Formula 1 e nella MotoGP. Ho visto giocare dal vivo Totti, BrunoConti, Dibba, Scirea, Zoff, Gentile, Cabrini, Tardelli, Antognoni, PaoloRossi, Maradona, Platini, Baggio, Van Basten, Matthaeus, Cafu, Rummenigge, Falcao, Ronaldo, Lollo Bernardi, Ancelotti, Zidane, Del Piero, Pirlo, Buffon, Gardini, Batistuta, Larry Wright, Antonello Riva, Dino Meneghin, Pierluigi Marzorati, Tofoli, David Ancilotto, Roberto Brunamoniti, Domenico Zampolini, Bracci, Mike D'Antoni, Willie Sojourner, Kevin Garnett, Paul Pierce, Ray Allen e Papà Bryant. Dubito vedrò di meglio ma non si sa mai :-)