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NFL Past and Furious: Jim Brown

Grande running back ma non solo, storia di uno dei personaggi più iconici della storia della NFL

Jim Brown
Jim Brown

Hall of famer, attore e attivista, l’incredibile vita di Jim Brown

Running back dalle grandi doti fisiche e atletiche, vincitore per tre volte del titolo MVP, Jim Brown è considerato da molti il migliore di sempre nel suo ruolo, tanto da essere classificato come quarto nella classifica dei 100 migliori giocatori di sempre in NFL. Ritirato nel 1966, Brown è stato anche un attore, un analista in televisione e soprattutto un attivista per i diritti civili.

Le origini e la carriera liceale

James Nathaniel Brown è nato il 17 febbraio 1936 sulla St. Simons Island. A soli due mesi viene abbandonato dal padre, la madre poco dopo trova lavoro a New York e lo lascia alla nonna, con cui passa i primi anni. A 8 anni raggiunge la mamma a New York, dove frequenterà la scuola Manhasset, non senza difficoltà a integrarsi, come ha ricordato in una intervista al Newsweek Magazine, rendendosi protagonista di una rissa già il primo giorno.

Al liceo di Manhasset si distingue per la sua grande abilità negli sport, praticando football, basket, baseball, lacrosse e disputando gare di velocità, tutti con ottimi risultati: 38 punti di media a partita nel basket e 15 yard di media per ogni corsa nel football durante il suo ultimo anno. Con un talento del genere non si passa inosservati, infatti molti college si fecero avanti per lui.

Jim Brown Manhasset School
Maglia ritirata di Jim Brown alla Manhasset School

College

Brown decide di non cambiare stato, frequentando la Syracuse University, e come al liceo, non si limita a giocare solo a football, ma continua a gareggiare, giocare a basket e lacrosse. Sebbene sul campo da football fosse fortissimo, lo sport che meglio gli riusciva, anche secondo lui, era il lacrosse, era così forte da essere ammesso nella Hall of Fame senza mai giocare una partita tra i professionisti, dopo che nell’ultima stagione al college aveva segnato 43 gol in 10 partite.

Sempre quell’anno, con il casco in testa, Brown segna 14 touchdown e corre per 986 yard in appena 8 partite, guadagnandosi la nomina nel First-team All-American, cioè la squadra della stagione per il football universitario. Come se non bastasse, Jim faceva anche il kicker alla Syracuse, dimostrando di essere un atleta più che completo.

Jim Brown a Syracuse
Jim Brown a Syracuse

La carriera in NFL

Selezionato con la sesta scelta dai Cleveland Browns al draft del 1957, Jim diventa subito un giocatore decisivo nella lega dei grandi. Nella sua nona partita da professionista stabilisce il record di yard corse in una partita, 237 contro i Los Angeles Rams, che durerà per 16 anni, prima di essere battuto da O.J. Simpson. Nella sua seconda stagione Brown stabilisce un nuovo record di yard corse in una stagione, 1,527 yard, che batterà di nuovo nel 1963, tutto questo quando la stagione NFL durava solo 12 partite, non 16 come negli ultimi anni o 17 da quest’anno.

Nel 1964 i Browns arrivano a giocare la finale contro i favoriti Baltimore Colts, Jim Brown si presenta ai microfoni nel prepartita dicendo: “Oggi li prenderemo a calci in culo“, parole azzardate ma azzeccate, perché la partita termina 27-0 per i Browns, con 114 yard del leggendario running back e primo titolo per Cleveland dal 1955.

Jim Brown si allena
Jim Brown si allena

Nella stagione seguente i Browns arrivano ancora in finale, questa volta contro i Green Bay Packers, che riescono nell’impresa di fermare Brown a sole 50 yard e vincere 23-12. Poco dopo ci fu il Pro Bowl, Jim Brown giocò la sua ultima partita segnando 3 touchdown, dopodiché decise di ritirarsi, anche se non fu immediatamente ufficiale, senza nemmeno aver compiuto i 30 anni.

Una decisione poco appoggiata dai tifosi, vista la sua forma fisica Brown avrebbe potuto giocare ancora, non aveva mostrato il minimo segnale di declino, anzi, sembrava nella miglior condizione di sempre, avendo appena vinto l’MVP. Presto si scoprì che Brown aveva altri progetti per il suo futuro.

Nonostante sia durata solo nove stagioni, la sua carriera resta leggendaria, con diversi record a suo nome: record di yard corse in una stagione (1,863 nel 1963), yard corse in carriera (12,312), yard totali (15,549), touchdown di corsa (106) e touchdown totali (126).

Jim Brown ai Browns
Jim Brown ai Browns

Carriera da attore

Brown aveva già recitato in un film, appena prima della stagione 1964, si trattava di “Rio Conchos” diretto da Gordon Douglas. Nel 1966 stava girando “The Dirty Dozen” storia di 12 carcerati scelti per una missione speciale: uccidere i generali tedeschi prima del D-Day.

Durante la produzione ci furono dei ritardi, tanto da sovrapporre la produzione al ritiro dei Cleveland Browns, dove Jim Brown non si presentò. Per ogni settimana di assenza arrivava una multa di 1,500 dollari, a un certo punto il proprietario dei Browns Art Modell minacciò anche la sospensione del suo fenomeno. Così Jim, senza abbandonare il set, annunciò ufficialmente il suo ritiro durante le riprese.

Modell disse in seguito di essere stato troppo duro con Brown, ma non sarebbe stato giusto per il resto della squadra far fare a Jim quello che voleva, così mantenne la linea dura, ottenendo come risultato il suo ritiro definitivo.

Negli anni seguenti fece diversi film, tra tutti i ruoli che ha ricoperto spiccano Fireball nel film “The Running Man” di Schwarzenegger e Slammer in “I’m Gonna Git You Sucka” degli anni ’80.

Altre attività

Oltre all’attore Brown ha lavorato come analista per CBS, è stato attivista per i diritti civili, fondando varie società come BEU (Black Economic Union) che creava programmi di formazione e società gestite interamente da uomini neri (da considerare il forte razzismo presente in quel periodo) e Amer-I-Can, organizzazione che aiutava i membri delle gang e giovani ragazzi che vivevano in situazioni a rischio.

A suo nome vanno anche delle accuse di violenza, mosse nella maggior parte dei casi da donne, poi risolte con una condanna a sei mesi di galera nel 2002. “Ho fatto cose di cui non vado fiero, ma almeno sono onesto e ho il coraggio di parlarne” così avrebbe ammesso alla rivista Esquire Magazine di aver avuto problemi con le donne e con la gestione della rabbia.

Una vita passata sotto i riflettori, per meriti sportivi prima e cinematografici poi, passando per qualche incidente legale e tante buone iniziative, una carriera che ha lasciato il segno nella storia della NFL, diventando poi un’icona anche fuori dal campo arrivando fino ai giorni nostri, questo è Jim Brown.

Jim Brown
Jim Brown
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