Serie B, Pisa-Livorno intervista a Gerry Cavallo
Pisa Livorno intervista Cavallo | Sabato pomeriggio, rigorosamente a porte chiuse come da indicazione del DPCM del 4 marzo sul contenimento della diffusione del coronavirus, si disputa Il derby della Meloria che dopo dieci anni di assenza torna a disputarsi in Serie B. Noi dei sportpaper siamo andati a intervistare uno dei protagonisti assoluti di questo confronto. Gerry Cavallo, classe 1971, due stagioni indelebili a Pisa tra il 1996 e il 1997. La Serie A appena sfiorata con la Juventus, famosa la sua risposta a Zoff che lo voleva mettere in campo al termine di un Juve-Genoa del 1990 “per soli cinque minuti non mi allaccio manco le scarpette” rispose. Ma ecco le sue parole sul Derby di sabato.
Le parole di Gerry Cavallo
Pisa-Livorno ai tempi del coronavirus. Che derby sarà ?
“Un Derby surreale, un Derby deprimente perchè ormai regna sovrana l’incapacità di capire l’entità del problema che tanti vogliono far passare per una comune influenza. Però la gente non riesce a gestire un sentimento di terrore. Quindi un Derby che invece di aggregare in uno Stadio ci aggregherà in qualche circolo. E quindi inutile farlo a porte chiuse. Devono dare partita diretta per tutti”
Il Livorno non ha niente da perdere, mancherà il tifo pisano, labronici favoriti?
“In questi casi non si può dire chi è favorito. La squadra migliore vince sempre se gioca meglio. Però le assenze di Siega e Marin sono pesanti. Il Mister del Pisa avrà scelte obbligate in mezzo. Pinato, Gucher e De Vitis. Ma non avrà cambi in quel settore. Comunque sarà un derby fatale. Per Livorno se perde sarà quasi condannato al 100%. Per il Pisa se dovesse andare male il cammino per la salvezza sarà tortuoso”
Come ti spieghi i gol presi dalla squadra di D’Angelo nel finale?
“Ecco questo è il nostro vero limite. Abbiamo perso troppi punti nei minuti finali. Effettivamente non è semplice digerire questo fattore. Dobbiamo assolutamente migliorare”
L’assenza di Marin e pesante?
“Si Marin è un giocatore per caratteristiche importantissimo. Sarà un’assenza grave”.
Raccontaci i tuoi derby
“I miei derby sono stati davvero molto belli. Nel 1996-97 in particolare, il primo a Livorno, ci fu un’attesa spasmodica. Non arrivava mai e tutti già dal precampionato non pensavamo ad altro. Peraltro eravamo davanti al Livorno in classifica e io ero capocannoniere del girone con 6 reti e Bonaldi, il bomber amaranto, ne aveva messi 5. C’erano 18.000 persone un quel Derby e io ero il giocatore più pericoloso del Pisa infatti fui vittima di una coreografica della loro curva. Fecero uno squalo che aveva un rapporto sessuale con un cavallo. Mi sentivo gli occhi addosso, avevano paura ma sentivo anche di essere rispettato. Avevo tanti amici anche a Livorno. Il ritorno fu straordinario. Una curva così a Pisa, con quello spettacolo, non si è più rivista. Piazza dei Miracoli con un muro di 5000 tifosi. Fantastico. Ho i brividi a ricordarlo, momenti unici, fare il riscaldamento prepartita sotto la Curva. Sensazione memorabile”