Rinnovo Romagnoli, la decisione del capitano e il piano di Raiola: il punto

Il centrale dei rossoneri in bilico tra rinnovo e cessione, spunta un soluzione clamorosa 'dettata' dal suo agente

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Calciomercato Milan Romagnoli
Alessio Romagnoli ph: Fornelli/Keypress

Alessio Romagnoli non è più il centrale titolare del Milan, un paradosso se solo si pensi al fatto che il difensore di Anzio è anche il capitano dei rossoneri; nonostante questo però, l’ex Roma ha sempre rispettato le scelte del tecnico Stefano Pioli mettendo costantemente in primo piano il bene della squadra e cercando in ogni caso di evitare qualsiasi tipo di scontro verbale o dialettico, ben sapendo che ad ora la coppia di centrali titolare è formata da Kjaer e Tomori che stanno dimostrando sul campo di poter dare le giuste garanzie all’allenatore.

L’ex giocatore della Roma dal canto suo sa anche che in una stagione ricca di partite in ambito nazionale ed europeo, come quella che sta vivendo il ‘Diavolo’, l’apporto della sua leadership oltre che delle presenze in campo sarà comunque necessario, ecco perché il difensore si sente parte integrante di un progetto forte, protagonista nel cammino che sta rendendo il Milan una squadra di nuovo in grado di lottare su tutti i fronti.

In virtù di questo, il classe ’95 ha avuto modo di confrontarsi con la dirigenza per parlare di un eventuale rinnovo del contratto, che è in scadenza a Luglio 2022, soluzione molto gradita ai vertici dirigenziali rossoneri che però hanno stabilito delle condizioni economiche differenti da quelle attuali.

Ad ora infatti il capitano rossonero percepisce uno stipendio che si aggira intorno ai 6 milioni di Euro, troppi per la politica di contenimento costi diretta da Maldini e Massara che già in passato hanno dimostrato come il progetto della crescita del team sia più importante di ogni singolo giocatore, per questo motivo l’offerta futura dovrebbe approssimarsi sui 3 milioni, quindi circa la metà dell’emolumento percepito finora. Cifre al ribasso che starebbero facendo pensare ad una soluzione differente soprattutto all’agente del calciatore, Mino Raiola (che nei giorni scorsi ha usato parole non proprio al miele nei confronti della società milanese riguardante la gestione Donnarumma post contestazione a Milano: “Episodio disgustoso, mi chiedo perché il Milan non sia intervenuto ufficialmente per prendere le distanze dalla contestazione e dall’ignobile striscione apparso sul ponte a Milano”. Oltre che: “La verità è che il Milan non ha saputo o potuto tenerlo, non fa molta differenza…” Questo il riassunto delle sue parole estrapolate da ‘eurosport.it’) potrebbe infatti diventare un fattore determinante per il passaggio del suo assistito alla Juventus, che è alla ricerca di un centrale di affidamento per cercare il cambio generazionale nei confronti dei ‘senatori’ Bonucci e Chiellini, ed il profilo del milanista sarebbe gradito ai piani alti della società bianconera, che potrebbe sfruttare i buoni rapporti esistenti con il procuratore italo-olandese per chiudere l’operazione a parametro zero.