Roma, Mourinho: “Resto alla Roma. Zaniolo torna col Napoli”

Il tecnico vuole dimenticare in fretta la gara di Torino e vuole tornare alla vittoria già da domani. 

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Mourinho
Jose' Mourinho ph: Fornelli/Keypress

Il tecnico vuole dimenticare in fretta la gara di Torino e vuole tornare alla vittoria già da domani.

Mourinho dopo la sconfitta con la Juventus pensava già alla gara di Conference League, partita che si giocherà domani sera in Norvegia alle ore 18,45.

L’allenatore portoghese è tornato sull’arbitraggio di domenica sera di Orsato e ha ribadito come la Roma non abbia ancora una rosa costruita per vincere.

Mourinho: “Faremo diversi cambi rispetto alla Juventus”

Queste le parole del tecnico portoghese:

Visto il buon successo contro lo Zorya, è possibile immaginare il turnover?
“Sì. Naturalmente non sarà semplice con il campo sintetico, un viaggio di otto ore, poi ci sarà il Napoli e il Cagliari. Non abbiamo tanti giocatori e qualcuno ha qualche problema. Dobbiamo per forza fare un po’ di rotazione”.

La differenza tra il campo sintetico e in erba?
“E’ una differenza enorme. Noi rispettiamo le condizioni del clima molto difficile. In un paese nordico è normare che sia così, non critico. Non possiamo rischiare la stagione di alcuni giocatori come Karsdorp e Zaniolo con un campo artificiale e con queste condizioni. Ma va bene il campo sintetico e il clima difficile, ma sono felice di essere qui. Non sono mai stato in Norvegia e in un posto bellissimo come Bodo, con gente innamorata di calcio. Con questo clima non sarà facile vedere una bellissima partita ma sarà emozionante per i tifosi”. 

La partita contro il Bodo?
“Non mi piace fare nomi, perché per loro sarebbe una motivazione. Considero il Bodo la squadra più difficile del girone, sono ben organizzati e hanno principi di gioco definiti. In queste condizioni sarà una partita difficile per noi”. 

La sua reazione su Juventus-Roma?
“Dopo la partita ho analizzato la prestazione della squadra e dei giocatori e non ho voluto analizzare la prestazione dell’arbitro. Sono felice che è stato così, se a freddo e in tranquillità dovessi parlare di nuovo della squadra sarebbe solo per ripetere quello che ho già detto. Non è una partita da dimenticare, ma da ricordare per un modo e un atteggiamento che voglio sempre in un confronto con squadre con potenziale superiore al nostro. Sono molto contento di non aver detto nulla sull’arbitro e preferisco non dire niente, perché in quel momento post partita il focus era sull’azione del rigore ma ci sarebbe tanto da dire anche sulla partita: dal primo all’ultimo minuto. Sono felice di non aver detto niente e voglio concentrarmi solo sulla mia squadra”. 

Il turnover? C’è il rischio che qualcosa non possa funzionare?
“I sei punti che abbiamo con ancora due partite che abbiamo da giocare a Roma ci danno una certa tranquillità. Ma io voglio giocare domani cercando di dimenticare questa sensazione positiva che abbiamo. Non faremo undici cambio ma solo alcuni. Abbiamo cinque cambi in panchina che in Serie A per alcuni allenatori serve per cambiare la partita, e io non ho questo privilegio. Lo avrò in Conference League perché avrò giocatori titolare che potranno cambiare la partita. Abbiamo analizzato con rispetto il Bodo, squadra che ha più qualità del Cska Sofia e dello Zorya. Sarà una partita difficile”. 

Come sta Zaniolo? Ce la farà per il Napoli?
“Può esserci contro il Napoli. È un ragazzo con una storia clinica da rispettare, ha sofferto tanto ed è alla sua prima stagione dopo gli infortuni. Per questo sono da rispettare le sue paure e i suoi momenti di incertezza. Quando è così è meglio farlo riposare per impegni complicati come quello di domani. Ma per Napoli può esserci”. 

Queste le parole di Mourinho a Sky

Strano vederla in questa competizione, che effetto le fa?
“Come diceva qualche giocatore quando siamo arrivati, è la conseguenza del campionato che abbiamo fatto lo scorso anno, è il modo di pagare per questo campionato. Ma la verità è che siamo in questa competizione e dobbiamo giocarla con ambizione, serietà e responsabilità. Ovviamente il sogno di tutti è la Champions. Dopo la Champions c’è l’Europa League, dopo ancora c’è questa competizione. Non c’è da piangere, ma da giocare anche in queste circostanze che sono difficile. Ho giocato in condizioni difficili, ma così è nuovo anche per me. Mi sembra impossibile giocare bene, non tanto per il campo artificiale, ma perché c’è un vento impossibile per giocare a calcio. Ma dobbiamo giocare, lottare e portare a casa qualcosa”.

Al di là della classifica, la squadra sta cambiando mentalità e sta crescendo a livello di condizione?
“Inizio a vedere gente preoccupata per questo, anche voi. Vedo preoccupazione. Questa squadra è diventata una famiglia indistruttibile: non c’è sconfitta, non c’è risultato, non c’è gioco io o gioca tu. Inizio a sentire qualche tipo di commento, c’è gente preoccupata. Noi non siamo preoccupati, ma siamo anche felici di quello che stiamo costruendo. Parlavo di famiglia ma posso parlare anche calcisticamente: stiamo costruendo qualcosa che sarà importante. Domani qui sarà un’esperienza diversa. Non nascondo che domani ci saranno tanti cambi perché c’è gente che deve riposare e c’è gente che merita di giocare. È un’esperienza in più per una squadra che ha bisogno di esperienza di vita e di calcio”.

C’è nervosismo intorno alla Roma legata ad alcuni episodi arbitrali. Questa società è abbastanza rispettata e ha abbastanza peso nel calcio italiano?
“Preferisco non commentare ed essere concentrato sul mio, e il mio che posso controllare è il lavoro che facciamo ogni giorno. Dopo la partita con la Juventus ho deciso di non parlare dell’arbitro e dopo aver analizzato la partita con freddezza e tranquillità, che meraviglia che ho deciso di non commentare…Perché la gente si è concentrata solo sul rigor/non rigore o gol/non gol ma c’è tanto dall’inizio della partita fino alla decisione dei 3 minuti. Preferisco così, facciamo crescere la famiglia e la squadra. Non voglio entrare in questo”.

Non è che gli arabi del Newcastle la portano via?
“Non lascio i miei ragazzi per niente, è deciso. Ho firmato 3 anni e nessuno me li farà lasciare”.

Anthony Cervoni
Anthony Cervoni, redattore di SportPaper.it e Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero