Scudetto alla Lazio! Quali sono le probabilità?

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Djordjevic

A sentire la Società, vedere la Lazio così in alto in classifica, a ridosso delle big del campionato, era la cosa più facilmente immaginabile all’inizio della stagione. 

In realtà, la squadra di Stefano Pioli sta conquistando tutti, addetti ai lavori e non, partita dopo partita, sia per l’impianto di gioco che l’ex allenatore del Bologna sta dando, sia per l’affermarsi di alcuni singoli giocatori. Se era ‘normale’ aspettarsi grandi cose dai vari Klose, Lulic, Mauri ed il ritrovato Marchetti, è altrettanto vero che sono stati fugati tutti i dubbi su altri calciatori biancocelesti: da Biglia, troppo presto bocciato dopo il suo primo anno in Italia, a DeVrij, che era stato eletto come miglior difensore dell’ultimo mondiale brasiliano, e che sta dimostrando tutto il suo valore.

La ‘cura Pioli’, inoltre, sembra aver riconsegnato alla Lazio giocatori finiti nel dimenticatoio, vedi Cavanda (che però ha sulla coscienza la partita contro l’Hellas Verona), Pereirinha e Ciani, o quelli giunti nella Capitale con scetticismo da parte della piazza, vedi Braafheid, che è una delle note più liete di questa prima parte di stagione. Il centrocampo è l’anima vera della squadra: se l’argentino detta i tempi a meraviglia, non da meno è funzionale al progetto Parolo, l’uomo insostituibile dell’allenatore.

Così come fondamentali risultano essere Stefano Mauri, intelligente tatticamente, e Senad Lulic, che da interno sta vivendo un momento d’oro. In attacco pare funzionare la staffetta tra Miroslav Klose e Filip Djordjevic, con il campione del mondo reduce dalla doppietta contro il Cagliari, in attesa di riavere al 100% il talentuoso e giovanissimo Keita.

La nota stonata è rappresentata dagli infortuni, con Santiago Gentiletti fuori dai giochi in pratica per tutta la stagione e Dusan Basta alle prese con guai al polpaccio. Questa Lazio è da considerarsi una sorpresa o una certezza? Solo il campionato potrà dirci davvero se la squadra biancoceleste potrà rimanere nelle zone alte della classifica.

Certo è che giocare contro i laziali, specialmente in questo momento, è un compito non facilissimo anche per le squadre più quotate. Il 4-3-3 di Pioli regala spettacolo, come testimoniano le trasferte di Genova, Firenze ed il primo tempo contro gli isolani di Zeman, ma allo stesso tempo rappresenta un dispendio di energie abbastanza importante, testimoniato dal fatto che spesso la Lazio cala durante i secondi quarantacinque minuti.

Le milanesi stentano, il Napoli e la Fiorentina sono dietro in classifica, ecco qui che i biancocelesti possono rappresentare la vera novità di questa stagione. Al momento, la squadra del Presidente Lotito divide il terzo posto in classifica, oltre ai consensi della critica, con la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic, che sta dimostrando di meritare il podio. Dopo la trasferta di Empoli, in programma domenica alle 15.00, e la sosta per gli impegni della Nazionale, il calendario metterà di fronte la Lazio e la Juventus, in una maxi sfida allo stadio Olimpico. In estate questa partita avrebbe fatto sbilanciare tutti verso la Vecchia Signora, se non altro per i trascorsi dell’ultima stagione, mentre oggi è garanzia di spettacolo ed esito incerto.

La Lazio vola, la gente è tornata allo stadio ma all’interno di Formello si continua a tenere un profilo basso, vuoi per la prassi del caso, vuoi per tenere lontana la pressione dalla squadra, che sembra aver assimilato bene la mentalità del proprio allenatore. Il miglior attacco della Serie A consegna al campionato una Lazio con un’identità ben precisa, propositiva, aggressiva, che scende in campo per fare sempre la partita e non essere mai passiva al cospetto degli avversari.

Il campionato scorso aveva visto una Lazio totalmente in bambola, che aveva cominciato con Vladimir Petkovic ed aveva finito con il fedelissimo Edy Reia, che aveva deluso sia in Italia che all’estero. Quest’anno, dopo un inizio difficile, ma solo per i risultati e non per il gioco, la Lazio è tornata a vincere e cerca l’inversione di tendenza: l’obiettivo è tornare in Europa, l’esito della stagione stabilirà se l’ingresso sarà quello principale della Champions League.