I Tennessee Titans non si fermano più. Sesta vittoria consecutiva contro i Saints

Anche i Saints si inchinano agli uomini di coach Vrabel

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La partita degli special team: nel bene e nel male

I Tennessee Titans battono i New Orleans Saints dopo una partita difficile e portano a sei la striscia di vittorie consecutive, issandosi al primo posto della AFC. Partita complicata che ha messo di fronte due difese strepitose, due attacchi dilaniati dagli infortuni, che hanno cercato di non sfigurare, e decisa dagli special team, perfetti quelli dei Titans pasticcioni quelli dei Saints.

Gli attacchi faticano … le difese si esaltano

L’inizio è stato difficile per entrambe le squadre con i primi quattro drive dominati dalle difese, con ben due 3&out per i Titans che sono riusciti a rimanere in parità solo grazie ad un front-seven dominante guidato da Jeffery Simmons (2 sacks e 2 tackles for loss) ed una secondaria finalmente al completo con il recupero di Kristian Fulton, autore di una prestazione eccezionale.

Sul finire di primo quarto l’attacco dei Titans è riuscito finalmente ad orchestrare il primo drive offensivo positivo (sarà il primo di quattro consecutivi), con un Ryan Tannehill (213 yards, 1TD pass, 1TD run) preciso, un Marcus Johnson (100 yards) per una volta immarcabile ed un D’onta Foreman (30 yards run e 48 yards ricevute), che si eleva a miglior RB del roster. Il 3-0 firmato Randy Bullock (FG 3/3 e XP 2/2) dura poco perché la reazione dei Saints è stata rapida e decisa con un drive ben orchestrato dagli uomini di Payton che, favoriti dai gravi errori di Chris Jackson e Janoris Jenkins, hanno trovato il vantaggio con il TD di Smith, con il K Johnson che ha sbagliato il primo XP.

 

I Titans prendono il possesso della partita

Dopo questa prima fase, per quasi 25 minuti i Titans hanno dominato la partita, costringendo i Saints a quattro drive offensivi senza punti. L’attacco di Titans, invece, ha continuato a produrre gioco e, dopo aver pareggiato con una altro FG di Bullock, sono passati in vantaggio con il TD run di Tannehill, in un drive in cui è stato annullato un intercetto per un roughing the passer in RedZone, per il 13-6 che ha chiuso il primo tempo.

Il secondo tempo è iniziato con l’azione che ha deciso la partita: durante il ritorno del kick-off, il returner dei Saints Harris è stato placcato con decisione da Dylan Cole che ha forzato il fumble ricoperto da Tory Carter. La grande occasione è stata sfruttata con prontezza da Tannehill che ha trovato il TE MyCole Pruitt per il TD che sembrava chiudere il match sul 20-6.

I Titans in controllo della partita ma senza affondare il colpo decisivo

Con i Titans che hanno cercato erroneamente di gestire il tempo, i Saints hanno trovato una reazione, sfruttando qualche spazio di troppo lasciato nella zona underneath, l’ennesimo errore di Jackson in copertura ed almeno quattro tackles nell’azione del TD di Ingram, seguito da un altro XP sbagliato da Johnson. Dopo una fase di stallo senza punti, a 10 minuti dal termine i Titans, al termine dell’ennesimo drive gestito in modo rivedibile, con un fumble di Tannehill ricoperto da A.J. Brown (unico lampo della sua partita), hanno trovano un altro FG di Bullock per portarsi sul 23-12 ed avere due segnature di vantaggio.

Il tentativo di rimonta dei Saints

Gli ultimi 10 minuti sono stati tutti dei Saints che, sfruttando gli errori di Jenkins e Jackson (due volte) e due penalità gratuite di Kevin Byard (una holding ed un personal foul), dapprima hanno accorciato con un FG e poi hanno segnato il TD del -2 con conseguente tentativo di trasformazione da due per il pareggio. Tuttavia un grande intervento di Jenkins in copertura ha vanificato l’estremo tentativo dei Saints di pareggiare.

Il tentativo di Onside kick ricevuto dalle mani sicure di Nick Westbrook è stata la degna chiusura di match deciso dagli special team.

 

La partita vista con gli occhi del tifoso

Come detto partita difficile per i Titans contro un avversario ostico e ben organizzato. Se la difesa ha fatto un’altra grande prestazione, macchiata da qualche errore individuale di troppo, in particolare di Chris Jackson, l’attaco ha avuto tante difficoltà, figlie soprattutto delle assenze importanti (Derrick Henry e Julio Jones), di un running game che non ha funzionato e di un atteggiamento troppo indirizzato a erodere il tempo per conservare il vantaggio acquisito. Il risultato è stato quello di riportare in partita i Saints e rischiare la beffa. Oltre alla difesa la nota positiva è lo special team che, dopo anni di sofferenze, finalmente risulta decisivo in partite dopo l’attacco non funziona al meglio.