Ultima giornata mondiali vasca corta di Windsor: il bicchiere è mezzo pieno

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Speravamo in qualcosa di più, ma portiamo a casa due argenti e un bronzo nell’ultima giornata dei mondiali di nuoto.

Chiusura dolceamara per l’Italia ai mondiali in vasca corta di Windsor. L’ultimo giorno di gare, ha comunque regalato all’Italia un bottino di tre medaglie.

Pronti via e a siglare un bronzo leggendario, con annesso record italiano (1’35”37), sono state le ragazze della 4×50 stile libero. Una prima frazione spaziale di Silvia di Pietro (23”92), due frazioni centrali ben nuotate dalla Ferraioli e dalla Pezzato e una chiusura ottima di Federica Pellegrini hanno permesso di ottenere un podio preziosissimo dietro Canada e Olanda.

Poco dopo, a scendere in acqua sono stati Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri per i 1500 stile libero. C’era grande attesa attorno a questa finale, per Greg soprattutto. Detti, invece, cercava un riscatto dopo la mancata finale nei 400. Purtroppo non è arrivato all’appuntamento nelle migliori condizioni. Ha chiuso la sua gara in ultima posizione. Paltrinieri, partito per l’oro, si è dovuto “accontentare” della seconda piazza, dietro al coreano Park. Già agli 800 metri il carpigiano si trovava alle caviglie dell’avversario, chiudendo poi con il tempo di 14’21”94 (contro il 14’15”51 di Park). Bronzo al polacco Wojdak. Greg ha ammesso di non essere in un periodo brillante e di essere deluso soltanto dal non aver fatto un tempo migliore. La consolazione è comunque un argento mondiale, non c’è da far drammi.

Straordinario l’argento di Silvia di Pietro nei 50 stile libero. La velocista azzurra con una prestazione quasi perfetta ha abbassato il record italiano chiudendo in 23”90 dietro Ranomi Kromowidjojo. Terzo gradino del podio per l’americana Madison Kennedy. Soltanto quinta Erika Ferraioli, capace comunque di gareggiare ad altissimo livello e chiudere con 24”04.

Stessa sorte della Ferraioli è toccata a Luca Dotto. Con un 46”95 il velocista veneto si è guadagnato il quinto posto nella finale dei 100 stile. Una gara costante la sua, ma una virata ai 50 metri non perfetta (24”44) non gli ha permesso la rimonta sperata. C’è rammarico perchè gli avversari erano alla sua portata. La vittoria, infatti, è andata al lituano Bilis (46”58), l’argento al giapponese Shioura, e il bronzo all’australiano D’Orsogna.

Scozzoli si è dovuto accontentare del settimo posto (ex aequo con l’americano Cody Miller) nella finale dei 50 rana, con un tempo leggermente più alto di quello registrato in semifinale (26”18). Oro al sudafricano Cameron Van der Burgh, argento allo sloveno Stevens, bronzo per il brasiliano Lima, tutti e tre sotto il muro dei 26”. Fabio può essere comunque contento del suo ritorno a grandi livelli con il bronzo conquistato nei 100.

A chiudere la manifestazione, e gli impegni per gli atleti azzurri, ci hanno pensato le ragazze della staffetta 4×100 mista. Scalia, Carraro, Pellegrini e di Pietro hanno però raggiunto solo la settima piazza, pur ottenendo il nuovo primato italiano in 3’53”58.

L’Italia saluta il Canada con 7 medaglie e il plauso del ct Cesare Butini, contento di aver inaugurato il quadrienno pre Olimpiadi 2020 in questo modo. Complimenti arrivati anche dal presidente della Federazione Italiana Nuoto Barelli che ha applaudito i risultati ottenuti e la rinascita del movimento del nuoto italiano che si proietta verso il futuro con una buona base da cui partire.