È considerato uno dei giocatori più forti di sempre: lo riconosci?

Il bambino nella foto oggi è uno dei giocatori più forti del pianeta e il suo ricchissimo palmares parla per sé: ecco di chi si tratta

244
Iniesta

Il ragazzino nella foto è nato a Fuentealbilla, piccola cittadina nella comunità della Castiglia-La Mancia, situata nella Spagna orientale. Da piccolo, muove i primi passi con l’Albacete, la squadra del capoluogo di provincia dove è nato, ma a 12 anni arriva la chiamata del Barcellona dove decide, giovanissimo, di andare.

E giovanissimo esordirà, con la maglia blaugrana, nel 2002, a neanche 18 anni, nella gara di Champions League contro il Club Brugge. Ma è dalla stagione 2004/05 che si impone tra i catalani come titolare, sotto la guida tecnica di Frank Rijkaard che gli dà grande fiducia. Col tempo costruisce un legame indissolubile con Xavi che diventerà il suo gemello di virtuosismi sul terreno di gioco.

Il prime della sua carriera arriva però sotto la guida di Pep Guardiola che lo mette, insieme a Xavi, Busquets e Messi, al centro di una squadra che domina l’Europa per diversi anni. In questo periodo vince 2 Champions (già ne aveva conquistata una nel 2006) e anche il Mondiale del 2010 con la Spagna (coronando una competizione giocata da protagonista con il gol della vittoria in finale).

Gli allenatori passano, ma lui resta: anche nel dopo Guardiola è un perno del Barcellona che domina in casa e conquista un’altra Champions League nel 2015, grazie al trio d’attacco Messi-Neymar-Suarez. Gli anni passano per tutti, però, e così nel 2018 lascia il club dove era cresciuto e dove aveva dedicato l’intera vita professionistica per tentare un’esperienza nell’estremo oriente, in Giappone.

E qui al Vissel Kobe è ancora in attività a insegnare calcio in un altro continente. La sua bacheca è ricchissima e vede ben 4 Champions League, 3 Supercoppe Uefa, 9 campionati spagnoli, 7 supercoppe spagnole e 7 coppe di Spagna, oltre a 2 Europei e 1 Mondiale con la propria nazionale.

Stiamo chiaramente parlando di Don Andrés Iniesta.