Var: polemiche dopo Juve-Torino, addio credibilità della moviola in campo?

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Var, a Torino il derby delle polemiche

È bastato un errore di Doveri nel derby di Coppa Italia tra Juventus e Torino per minare tutte le certezze del Var, il “video assistant referee” che da quest’anno assiste gli arbitri di Serie A nelle decisioni più difficili durante le partite? A giudicare dalle parole del giornalista Franco Ordine, si direbbe di sì: “Questa sera (durante Juventus-Torino, ndr) è stata assassinata la credibilità del Var”. L’episodio specifico è rappresentato da fallo o presunto tale di Khedira nei confronti di Acquah nell’azione che ha portato al secondo e definitivo gol bianconero con Mandzukic. Secondo i più il fallo ci stava, ma Doveri, dopo aver rivisto l’azione a bordo campo tramite la moviola, ha deciso di confermare la sua prima decisione, ossia quella di convalidare la marcatura.

Così come spesso accade quando c’è di mezzo la Juventus, l’episodio ha suscitato polemiche sui media e tramite i social network, con i tifosi che si sono letteralmente scatenati. Qualcuno parla dei “soliti complotti” a favore della Signora, altri di arbitro incapace, altri ancora di inutilità del Var, mentre i supporters bianconeri si arroccano dietro un “Khedira ha toccato la palla”, che può essere pure vero, purché al contempo non abbia toccato l’avversario. Insomma, il Var è credibile o meno? Nonostante fin qui si siano evidenziati maggiormente gli aspetti positivi, in realtà in alcuni frangenti l’uso della moviola in campo è sembrato un terno al lotto, uno sfidare la sorte come avviene con i casino online.

Le sviste più clamorose del Var

Tanti episodi analoghi sono stati giudicati diversamente tra loro, alimentando una disparità di giudizio che a turno ha portato a lamentele sul “protocollo Var”. Se ne sono lamentati in tanti, dal presidente del Torino Cairo, all’ex tecnico del Milan Montella, passando anche per il giallorosso Di Francesco e il “crotonese” Zenga. Solo qualche giorno fa, infatti, anche a Crotone si è assistito ad una clamorosa svista del Var: un mani in area di Mertens che tutte le moviole hanno confermato essere calcio di rigore in favore dei calabresi, stranamente non assegnato né dall’arbitro, né dall’addetto al Var, che curiosamente era proprio Doveri.

Andando indietro di qualche turno, rimane ancora inspiegabile come mai non sia stato assegnato un calcio di rigore al Sassuolo nella sfida di Genova contro la Sampdoria. Torreira si tuffa addirittura in area deviando il pallone con una mano ed impedendo a Matri di andare facilmente in rete. Nemmeno con la moviola in campo è stato assegnato il penalty. Insomma, da “macchina infallibile” c’è il rischio che il Var si trasformi in una mezza cilecca, ma non bisogna perdere di vista un aspetto fondamentale della questione. Il Var non è altro che uno strumento messo a disposizione di un arbitro in campo e due che stanno davanti al video: la decisione “ultima” è sempre umana e l’errore umano non è eliminabile. Il protocollo è comunque migliorabile e c’è tutto un campionato per sperimentare ancora… Intanto, Collina non ha ancora deciso se adottare la moviola in campo ai Mondiali o meno.

Fabiano Corona
Fabiano Corona, redattore di SportPaper.it e di Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero