ESCLUSIVA – Vernazza: “Conte andrà via. Ibra? Se segna è grazie al …”

844
Filippo Cesare Vernazza

Filippo Vernazza, opinionista di TopCalcio24, è stato raggiunto dai microfoni di SportPaper.it per parlare dell’Inter e del suo momento sottotono.

Face to Face con Filippo Vernazza

L’Inter non riesce più a trovare la via della vittoria. C’è un colpevole in questo momento oppure ci sono altri fattori in gioco?

Sono una serie di cause e concause che hanno avuto inizio dalla finale di Europa League persa contro il Siviglia. In primis l’Inter ha avuto poco tempo per recuperare le forze. Una preparazione carente quella dei nerazzurri che è evidente a tutti in quanto la squadra è molto lenta e farraginosa nella manovra rispetto a quella dell’anno scorso. In secundis, i risultati scadenti sono frutto anche dell’incaponimento di Conte nell’utilizzare il 3-5-2, modulo dove ci sono una serie di giocatori che sono fuori posizione.

Antonio Conte ad oggi può sentirsi in discussione?

C’è questo patto che si è scaturito da Villa Bellini secondo cui, alla fine della stagione, Antonio Conte lascerà la panchina dell’Inter. A meno che non venga fuori un terremoto, ovvero l’eliminazione prematura in Champions League e nelle prossime due partite di campionato altrettanti risultati negativi, è chiaro che la società un pensierino lo potrebbe fare. Il suo successore? Sappiamo benissimo che quello già opzionato per subentrare a fine stagione è Massimiliano Allegri.

Eriksen sembra essere la brutta copia del giocatore che era al Tottenham. Le colpe delle sue prestazioni sotto la sufficienza a chi sono da attribuire?

Eriksen è un giocatore che nel traffico ha difficoltà nel trovare la giocata. Secondo il mio punto di vista dovrebbe giocare più arretrato: nel Tottenham era praticamente un centrocampista che cuciva il gioco. La posizione ideale per Eriksen nel 3-5-2 di Conte è al posto di Brozovic. Il danese dovrebbe essere il regista che cuce il gioco e arriva fino a ridosso dell’area avversaria partendo da dietro.

Icardi sembra essere fuori anche dal progetto del PSG. Lo vorrebbe nuovamente all’Inter?

All’Inter ha fatto il suo tempo. Le qualità del giocatore non si discutono, però il grosso cruccio è la moglie, Wanda Nara perché il mal di pancia che c’è adesso a Parigi è più dettato da lei. Adesso Icardi è ai margini ma va anche detto che ha sempre quel problema al ginocchio.

Si parla spesso di Messi all’Inter. C’è qualcosa di vero?

L’Inter al momento non la vedo favorita. Sicuramente il procuratore ha parlato con Ausilio e Marotta ma alla fine secondo me Messi andrà al Manchester City e Ronaldo al PSG. Entrambi di proprietà dei ricchi proprio in virtù di questo mondiale del 2022 che, secondo lo sceicco parigino, sarà il più bello. I due saranno usati per pubblicizzare questo evento sportivo.

Cosa manca alla compagine nerazzurra per imporsi in Italia e in Europa

A livello europeo il calcio italiano è comunque diventato di secondo livello. Ci sono giocatori di 40 anni come Ibrahimovic che all’estero ha trovato difficoltà con il Manchester United, mentre in Italia regolarmente fa una raffica di gol. Poi se consideriamo l’ultimo turno di Champions League e prendiamo come esempio l’Atalanta, considerata da tutti è la squadra italiana che gioca meglio, ha preso 5 gol in casa dal Liverpool. O il Milan, attuale capolista della Serie A, che perde 3-0 con il Lille. Detto questo, credo che l’Inter per tornare ad alti livelli europei dovrebbe intervenire pesantemente. Secondo me sarebbe stato meglio andare su Kumbulla e Tonali, nonostante il rendimento di quest’ultimo non sia ottimo. L’errore principale dei nerazzurri è stato cambiare strategia in corso e andare a prendere giocatori che erano dei campioni (vedi Kolarov, Vidal) però in debito di ossigeno e un po’ logori.

Daniele Amore
Daniele Amore, Direttore di SportPaper.it e di Komunicare Editore, esperto di calcio italiano ed estero