Esclusiva – Vibonese, il Ds Beccaria: “Non c’è volontà di fare giustizia”

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Beccaria Vibonese

Intervista in esclusiva al Ds della Vibonese Beccaria

Abbiamo intervistato in esclusiva per Sportpaper.it al Ds dell Vibonese Beccaria. Dalle sue parole emerge un quadro del calcio italiano in cui c’è poca chiarezza con sentenze che non vengono rispettate. Vediamo nel dettaglio cosa ci ha raccontato nel caso che coinvolge la sua Società di appartenenza.

Ritiene di aver subito un’ingiustizia come Club?

Se guardiamo la classifica finale dell’anno scorso il Messina era stato retrocesso all’ultimo posto, ed ancora la Vibonese non gioca in Legapro, basta questo per sintetizzare tutta la faccenda.

Gravina ha dichiarato a Sportitalia che il caso Vibonese è stata una pagina triste del calcio italiano, lei come la pensa?

Ha ragione, è stato triste che un Presidente permettesse che una società partecipasse ad un campionato senza la fidejussione, la società non pagasse i giocatori da Ottobre, i mesi di Settembre ed Ottobre sono stati pagato in un anticipo di finanziamento, che molti giocatori non sono stati pagati, alla fine abbiamo scoperto solamente il 24 Agosto che il Messina era senza fidejussione. non si è preso atto di  una sentenza esecutiva che obbligava ad inserire la Vibonese in Legapro. Ci sono due vittime i calciatori del Messina ed il nostro club che ha pagato tutte le tasse.

Qual’è la salute del calcio italiano sopratutto nelle serie inferiori?

rispetto agli anni passati ci sono stati troppi fallimenti, c’è poco danaro, pochi presidente, si stravolge in continuazione il numero delle partecipanti ai cxampionati, c’è ancora molto da lavorare.

Pochi giorni fa Tavecchio ha proposto la riforma di Serie C e D, può essere una svolta?

Hanno fatto negli ultimi anni troppe riforme, ogni anno smaltiscono quelle degli anni precedenti, speriamo sia l’anno buono. Se non danno più contributi alle squadre piccole sarà difficile andare avanti.

Bisogna partire dal presupposto di una suddivisione equa dei diritti televisivi, devono essere pagati in base al risultato della stagione e non in anticipo come accade oggi. Se andiamo intorno agli anni 97 -98 la Fiorentina retrocesse in Serie B e nessuno gli portò via Batistuta, c’era un potere più forte per i piccoli club. Adesso ciò non potrebbe accadere, perchè ad esempio il Barcellona lo porterebbe via immediatamente.

In questo momento la sentenza che ci aveva consentito di essere in Serie C è stata sospesa, però se guardiamo la storia del calcio negli ultimi anni nessuno ha mai vinto nei contro la FIGC nelle sentenze sportive. Noi andremo avanti, se ci saranno da fare denunce penali le presenteremo, perchè sono stati truffati dei calciatori che purtroppo non sono stati pagati. Cercano di non farci giocare facendo perdere tempo, facendoci partecipare a qualche gara in Serie D.

Se dovessimo vincere al TAR, non potremmo purtroppo partecipare al campionato di Legapro, in quanto la spiegazione potrebbe essere che rovineremmo il campionato di Serie C. Non c’è volontà di fare giustizia.  Il 24 Agosto quando ho saputo di aver vinto il ricorso ho mandato via tutti gli under, le 4 caselle le ho trasformate in over ed a Milano ho acquistato dei giocatori che al momento essendo il portale chiuso non possono essere tesserati”.

 

Salvatore Ciotta
Salvatore Ciotta, redattore di SportPaper.it e di Komunicare Editore, esperto di calcio italiano ed estero