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Milan, Pioli: “Il livello della Champions è alto ma possiamo crescere ancora”

L'allenatore ha parlato al termine della partita contro il Liverpool sottolineando che il Milan ha ancora molto da lavorare ma è sulla strada giusta.

Pioli
Pioli e Murelli ph: Fornelli/Keypress

L’allenatore ha parlato al termine della partita contro il Liverpool sottolineando che il Milan ha ancora molto da lavorare ma è sulla strada giusta.

E’ un Pioli dispiaciuto a metà quello di ieri sera dopo la sconfitta di Liverpool con la sua squadra che però era passata in vantaggio a fine primo tempo, salvo poi terminare la partita uscendo sconfitti per 3 a 2 ma con la consapevolezza di averci provato.

L’allenatore ha confermato come negli altri campionati si giochi a una velocità maggiore rispetto alla serie A dove si tende a pensare solo alla tattica.

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Queste le parole del tecnico: “Il risultato è troppo importante e determinante, il Liverpool ha giocato una gran partita soprattutto nei primi 25 minuti. Poi l’abbiamo ribaltata, il rimpianto sono i 2 gol subiti nel secondo tempo, anche a causa di errori nostri. È una sfida che per intensità e qualità ci farà crescere tanto”.

Avete sofferto troppo? “La squadra era motivata, ci aspettavamo una partenza forte dei nostri avversari. Siamo stati troppo statici e non siamo riusciti a saltare la loro pressione. L’ambiente, la partita, la qualità dell’avversario ci hanno creato qualche difficoltà”.

A fine partita hai parlato con Maldini, Massara e Klopp, che vi siete detti? “Come sempre valutiamo la prestazione collettiva e dei singoli e delle situazioni che abbiamo affrontato. Klopp aveva un bel sorriso, ha detto che è stata una grande partita. Peccato per il risultato, sarebbe stato importante iniziare con un risultato positivo”

Vai via da Anfield rammaricato? “Vado via con la consapevolezza che la squadra può crescere e che il livello della Champions è veramente alto, dovremo sforzarci ancora di più. Quella palla non dovevamo respingerla fuori area ma in fallo laterale, ma queste sono occasioni per crescere ancora”.

Sul modo di giocare: “Avevamo preparato delle posizioni per saltare le loro pressioni, ma hanno pressato molto forte e abbiamo fatto fatica a palleggiare. Quando ti indirizzano da una parte le situazioni diventano meno vantaggiose. Rebic ha attaccato spesso la profondità con i movimenti giusti ma non sempre l’abbiamo servito. La trasmissione della palla deve essere veloce, in questo il Liverpool è a un livello molto alto. La loro pressione ci ha dato fastidio. Abbiamo fatto due-tre imbucate centrali, l’azione del gol di Rebic è stata molto molto bella”.

Sul secondo gol subito: “La cosa che dispiace è che oltre la qualità innegabile del Liverpool nelle situazioni pericolose noi sappiamo fare meglio e lavoreremo meglio. Di solito siamo molto più attenti, potevamo difendere meglio”.

Sui primi trenta minuti: “Secondo me abbiamo anche cercato i lanci lunghi, ma non avevamo un centravanti per questo tipo di gioco. Quando ci siamo riusciti a muoverci meglio e palleggiare meglio siamo stati pericolosi, ma la loro pressione molto intensa ci ha creato delle difficoltà”.

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