Classifica Delloite: bene l’Inter

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Il mese di gennaio è il mese in cui viene pubblicata la classifica della Deloitte Football Money League. Classifica basata sui ricavi realizzati dai club di calcio. Ormai tutti, in maniera più o meno approfondita e competente, anche da semplici tifosi, abbiamo dovuto familiarizzare con termini di natura economica finanziaria.

Accanto alle disamine tecniche alle gesta atletiche, ai gol e ai fuorigioco, così, hanno preso parte nei discorsi degli appassionati le plusvalenze, i ricavi, lo spauracchio del Fair Play Finanziario.

Annualmente questa autorevole classifica rappresenta èuno strumento affidabile per determinare lo stato di salute ecdelle società calcistiche e del mondo calcio in generale.

Trionfo tutto Spagnolo

Al vertice della classifica troviamo il Barcellona che sfondando il tetto degli 800 milioni scavalca il rivale nazionale storico vale a dire il Real (757 milioni). Al terzo posto, nonostante l’attuale appannamento sportivo, si colloca il Manchester United. Solo settimo il Liverpool a 604 milioni di ricavi dietro Bayern, Psg e City nonostante i trionfi delle ultime stagioni.

Le italiane

Nella top ten la prima delle italiane vale a dire la Juventus. Il fatturato bianconero viene quantificato da Deloitte in 459 milioni. A tal proposito è innegabile la spinta in più realizzata sugli introiti dall’effetto Ronaldo. Bene l’Inter di Suning che pur non migliorando la posizione in classifica cresce come ricavi in maniera molto sensibile passando da 280 milioni a 364. Male la Roma e ancora peggio il Milan che cade dalla posizione 18 alla 21 con i suoi 206 milioni di ricavi. Per i rossoneri le ragioni del tonfo sono sotto gli occhi di tutti. Bene il Napoli che prende la posizione nm 18 subentrando quindi al Milan.

Conclusioni

Le conclusioni più evidenti che scaturiscono dalla classifica 2020 soprattutto se raffrontata con le ultime è che la forbice esistente tra club ricchi e altri club tende ad aumentare. Diritti televisivi, premi UEFA e contratti commerciali stanno spingendo sempre più nella direzione di questo divario. Lascia senza parole l’incremento dell’11% ben 939 milioni in più realizzati dai club più ricchi frutto dell’impennata dei diritti televisivi.

Il calcio di questo passo diventerà ancor di più un mondo a due velocità con i ricchi sempre più ricchi e sempre più  vincenti e poveri mestamente destinati al ruolo di comparsa. Cosa ha di autenticamente sportivo tutto questo?