Champions League 2020: Paris Saint Germain e Bayern Monaco per il tetto d’Europa

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Champions League, Lisbona 2020

Finale UEFA Champions League 2020

Siamo arrivati all’atto finale della Champions League 2019/2020: questa sera, all’”Estádio da Luz” di Lisbona, saranno di fronte Paris Saint Germain e Bayern Monaco. Chi vincerà, succederà al Liverpool nell’albo d’oro della manifestazione calcistica europea più importante di tutte.

L’edizione di quest’anno, per via della pandemia del Covid-19, dire che è stata stravolta è poco: dopo gli ottavi di finale giocati, come di consueto, in partite di andata e ritorno, i quarti e le semifinali si sono giocate in una Final eight in Portogallo. E proprio lo stadio del Benfica sarà il palco per la sfida tra le squadre di Thomas Tuchel e Hans-Dieter Flick.

L’altro stadio che ha ospitato le altre partite di questa Final eight è stato il “José de Alvalade”, teatro dei match interni dello Sporting Lisbona.

In tempi “normali”, la finale di Champions League si sarebbe dovuta disputare a maggio ad Istanbul, allo stadio “Atatürk”, ma la pandemia ha fatto slittare sede e data: anziché la Turchia, il Portogallo. La finale della prossima edizione della Champions League, ha già stabilito la Uefa, si giocherà a Istanbul.

Arbitrerà l’incontro il nostro Daniele Orsato, come italiani saranno i guardalinee mentre il quarto uomo sarà il rumeno Hategan. Al VAR ci sarà Massimiliano Irrati, considerato come uno dei migliori addetti alla Video Assistant Referee del Mondo. Per l’ottava volta, un nostro “fischietto” arbitrerà una finale di Champions League: Concetto Lo Bello è l’unico ad aver arbitrato due volte una finale.

La vincitrice della manifestazione sfiderà il prossimo 24 settembre, a Budapest, alla “Puskas Arena”, il Siviglia, vincitore della UEFA Europa League, nella finale di Supercoppa europea. Inoltre, chi stasera vincerà la Champions League rappresenterà la UEFA nel Campionato del Mondo per club che si disputerà in dicembre in Qatar. Ovviamente, Covid-19 permettendo.

Per la terza volta nella storia della manifestazione, giunta quest’anno alla sua LXV edizione, l’atto finale si disputerà nella capitale del Portogallo: la prima volta fu allo stadio “Nazionale” quando, il 25 maggio 1967, il Celtic Glasgow sconfisse l’Inter; la seconda volta fu al “da Luz” il 24 maggio 2014, quando a contendersi il trofeo ci furono le due squadre di Madrid, il Real e l’Atlético, con la vittoria ai supplementari delle merengues per 4-1.

Capocannoniere di questa edizione della Champions League sarà Robert Lewandowski: l’attaccante polacco del Bayern Monaco ha segnato finora quindici reti e l’unico che potrebbe contendergli lo scettro di bomber è il suo compagno di squadra Serge Gnabry, ma è impossibile che possa raggiungerlo segnando stasera sei reti, sempre che il numero 9 polacco non incrementi il suo bottino. L’attaccante di Varsavia finora, in carriera, ha realizzato, finora, 70 reti in Champions League, quarto marcatore di sempre.

Per quanto riguarda le squadre italiane, appuntamento rimandato con la vittoria: l’ultima nostra squadra a vincere la “coppa dalle grandi orecchie” è stata l’Inter il 22 maggio 2010 nella finale del “Bernabeu” vinta proprio contro il Bayern Monaco, mentre l’ultima finale disputata da una squadra italiana risale a quella del 3 giugno 2017, quando la Juventus cedette 4-1 al Real Madrid a Cardiff.

Per il Paris Saint Germain si tratta della prima finale nella massima coppa calcistica europea della sua storia: il suo miglior piazzamento è stato la semifinale nella stagione 1994/1995, quando perse contro il Milan. Il Bayern Monaco, invece si appresta a disputare la sua undicesima finale di Coppa dei Campioni/Champions League: ha vinto il trofeo cinque volte e in altrettante occasioni ha perso l’ultimo atto. L’ultima vittoria dei bavaresi risale alla stagione 2012/2013 quando in finale sconfisse il Borussia Dortmund, mentre l’ultima sconfitta risale alla stagione precedente (vittoria del Chelsea).

La Francia raggiunge oggi la sua settima finale: una sola vittoria (l’Olympique Marsiglia nella stagione 1992/1993) e cinque sconfitte (due volte lo Stade de Reims ed una volta Saint-Etienne, Olympique Marsiglia e Monaco) per i nostri “cugini” transalpini, mentre la Germania annovera, con quella di questa sera, diciotto finali, con sette vittorie (con Bayern Monaco, Amburgo e Borussia Dortmund) e dieci sconfitte (con Eintracht Francoforte, Bayern Monaco, Borussia M’bach, Amburgo, Bayer Leverkusen e Borussia Dortmund).

Il Paris Saint Germain ha vinto il girone A davanti al Real Madrid e nella fase ad eliminazione diretta ha avuto la meglio su Borussia Dortmund, Atalanta (vincendo 2-1 con due reti tra il 90’ ed il 92’) e la sorpresa RB Lipsia in semifinale, vincendo nettamente 3-0. Il Bayern Monaco, quest’anno campione di Germania per l’ ottava volta consecutiva, ha vinto il proprio girone (il B) davanti al Tottenham e tra ottavi e semifinale ha schiantato (nel vero senso della parola) Chelsea (sette gol tra andata e ritorno), Barcellona (il clamoroso 8-2) e la sorpresa Lione per 3-0. Lewandowski e soci hanno vinto le ultime dieci partite giocate in Champions e dalla ripresa dell’attività dopo il lockdown non ha perso una partita, campionato e coppe comprese.

In caso di vittoria, PSG e Bayern Monaco completeranno il triplete, avendo vinto in stagione campionato nazionale, coppa nazionale e Champions League. Addirittura in caso di vittoria di Neymar e soci, si parlerà di quadruple poiché hanno anche vinto anche la Supercoppa di Francia. Il Bayern Monaco ha già completato il triplete nella stagione 2012/2013.

In casa PSG, solo Keylor Navas, Angel di Maria e Neymar hanno vinto la Champions League, mentre tra i bavaresi hanno già alzato la “coppa dalle grandi orecchie” Manuel Neuer, Thiago Alcantara, Javi Martinez, Jerome Boateng, Thomas Muller e David Alaba.

Ci saranno interessanti sfide in ogni settore del campo: Keylor Navas (o Sergio Rico) contro Manuel Neuer; Thiago Silva contro Jerome Boateng, Angel di Maria contro Joshua Kimmich e la sfida in attacco tra i tandem Neymar-Mbappé e Lewandowski-Gnabry. Senza contare i vari Marquinhos, Herrera, Bernant, Draxler e Icardi da un lato e Alaba, Goretzka, Perisic, Muller e Coutinho dall’altro. Molto atteso il duello tra i millennials delle due squadre: Kylian Mbappé contro Alphonso Davies.

Si preannuncia grande spettacolo al “da Luz”, dopo di che si metterà in archivio questa “strana” edizione di Champions League e si penserà alla prossima. Già iniziata da quindici giorni.