Tennis, Cocciaretto fermata da Bouchard a un passo dalla finale del torneo WTA di Guadalajara

La tennista azzurra si ferma sul più bello ad un passo dalla finale. Ottava finale WTA per Genie

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Cocciaretto WTA Guadalajara
Credit Foto Getty Images

Termina alle seminifali il torneo di Elisabetta Cocciaretto a Guadalajara. La tennista azzurra è stata sconfitta in due set da Eugenie Bouchard.

Si ferma in semifinale la corsa di Elisabetta Cocciaretto nell'”Abierto Zapopan 2021″, nuovo torneo WTA 250, dotato di un montepremi di 235.238 dollari, in dirittura d’arrivo sul cemento del Panamerican Tennis Center di Guadalajara, in Messico. La 20enne di Fermo, n.134 WTA è stata sconfitta con il punteggio di 6-2 7-6, in un’ora e tre quarti di gioco, dalla canadese Eugenie Bouchard, n.144 WTA (in tabellone con una wild card). Grazie alla sua prima semifinale nel circuito principale la tennista azzurra, che a Guadalajara ha giocato con braccio destro e coscia sinistra vistosamente fasciati, migliorerà il proprio best ranking: da lunedì salirà al numero 112 della classifica mondiale (il precedente era n.126).

Le parole di Elisabetta Ciocciaretto in conferenza stampa

Nel corso del primo set l’italiana ha chiamato un Medical Time Out: “Sono un po’ acciaccata” ha detto in conferenza stampa. “Ho una tendinite al gomito, una contrattura all’adduttore sinistro e un’infiammazione al ginocchio. Il Medical Time Out era per il ginocchio, prima del match ho preso anche un antidolorifico, perché quando mi piego mi fa male. Però è tutta la settimana che ho questi acciacchi, perciò non è stata questa la causa della sconfitta di oggi”.

Il pensiero di raggiungere la prima finale nel Tour maggiore e l’opportunità di sfondare tra le prime 100 del mondo hanno distolto l’attenzione di Elisabetta dal piano partita: “A differenza degli altri match, non ero totalmente concentrata sul mio gioco e su ciò che dovevo fare, ma su tutto ciò che c’era intorno“ ha ammesso. “Sono rimasta troppo negativa, lei invece è entrata in campo aggressiva. Era una partita diversa che contava leggermente di più e non sono entrata in campo per fare il mio gioco, per fare sport. Questo torneo mi è servito per avvicinarmi a un ranking importante e per sapere che devo concentrarmi sul mio gioco: non posso permettermi di calare e abbassare l’attenzione. Ma se un domani entrerò tra le prime 100 sarà solo una conseguenza di come ho affrontato le partite e gli allenamenti. Devo concentrarmi solo sul migliorare”.

 

 

 

Samuel Tafesse
Samuel Tafesse - Giornalista Sportivo | Komunicare Editore