Insigne: “Il calcio in Serie A è cambiato tantissimo. Ho parlato con Spalletti del mio futuro”

L'ex capitano del Napoli torna a parlare dell'Italia e non solo

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Lorenzo Insigne ph: Fornelli/Keypress

Intervenuto al canale della Fifa, Lorenzo Insigne è tornato a parlare di una possibile futura convocazione e non solo: “Io ho parlato già con il mister in maniera molto tranquilla. Con lui ho un ottimo rapporto e lui sa che finché gioco non ho intenzione di non pensare alla nazionale. Resta sempre il sogno di quando sei bambino. Io ho avuto la fortuna di giocare per l’Italia, di vincere un Europeo ed è stata una cosa indimenticabile. Anche se sono in Canada ho sempre dato la mia disponibilità ma ovviamente il CT fa le scelte per il bene della squadra e le rispetto. Se dovesse chiamarmi sarei felice di accettare la chiamata ma se non dovesse farlo sarei il primo tifoso della nazionale italiana, consapevole di dover fare ancora di più per metterlo in difficoltà”.

Insigne: “Giocare per l’Italia una fortuna”

E poi ancora: “Posso dire che da quando ho iniziato a giocare io in Serie A il calcio è cambiato tantissimo. Nel periodo di Sarri a Napoli abbiamo affrontato squadre e giocatori molto forti, ora sono poche le squadre che hanno calciatori di un certo livello in Italia. Il calcio è tecnica, divertimento e bisognerebbe investire molto di più su quello quando si ha a che fare con i giovani con queste caratteristiche, piuttosto che pensare soltanto alla struttura fisica. Il CT Scaloni qualche giorno fa ha parlato proprio di questo e dell’esigenza che si sta sviluppando tra alcuni allenatori di insegnare tattica a bambini di 7-8 anni… Io non so se da piccolo avrei continuato a giocare a calcio se fosse stato così. C’è tempo per imparare la tattica, per crescere fisicamente, prima bisogna divertirsi e migliorare la tecnica”.

Anthony Cervoni
Anthony Cervoni, redattore di SportPaper.it e Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero