Raptors, nottata da 54 punti da record per Fred VanVleet

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Se l’avvio della stagione da fuori sede dei Toronto Raptors non è andato come sperato, con la squadra in nona posizione nella Eastern Conference, i canadesi hanno potuto sorridere per la nottata da record di Fred VanVleet.

Il numero 23 dei suoi ha fatto registrare 54 punti, 3 rimbalzi, 2 assist, 3 palle rubate e 3 stoppate in 37 minuti, segnando ben 11 triple. Prestazione che non è semplicemente da incorniciare, ma che va dritta in diverse bacheche dei record. VanVleet diventa infatti il giocatore non scelto al Draft ad aver segnato più punti in una sola partita, superando i 53 di Moses Malone, e agguanta lo stesso record nell’ambito della franchigia dei Raptors, fino a ieri appartenuto a DeMar DeRozan, che ne aveva segnati 52.

Il giocatore, che prima di questa stagione aveva firmato il contratto più remunerativo di sempre per un free-agent non scelto al Draft (85 milioni di dollari per quattro anni), ha commentato: “E’ incredibile, sono onorato di essere affiancato a questi due giocatori. Si tratta di una nottata speciale, su diversi livelli chiaramente. Ora voglio solo godermi il momento, ma non si tratta di vincere un titolo (che ha vinto nel 2019, ndr) o di qualcosa del genere. Si è trattato di un’ottima partita per me, mi godrò gli apprezzamenti nelle prossime ore e poi tornerò a preparare la prossima.”

Il precedente detentore del record, DeRozan, ad oggi in forza ai San Antonio Spurs, ha affidato a Twitter il suo commento: “Congratulazioni a mio fratello Freddy! Quel vecchiaccio di Kyle (Lowry, ndr) non ci sarebbe mai riuscito.” ha scherzosamente schernito lo storico amico “Sono molto contento per te, te l’avevo detto ce l’avresti fatta.”

“Ho visto il twitt di DeMar che dice che sono troppo vecchio, e lo sono.” ha ribattuto Lowry “Ma sono contento che i miei ragazzi siano lì tra i nomi da record, e che io sia stato testimone delle loro prove da 50 punti, anche di quella di Terrence Ross.” ha poi concluso “Quella di stanotte è stata una serata speciale per un ragazzo non chiamato al Draft e che ha lavorato molto duro per farcela in NBA. E che è diventato un titolare, forse un All-Star e un candidato ai quintetti difensivi. E’ tutto questo che lo rende speciale.”

Fabiano Corona
Fabiano Corona, redattore di SportPaper.it e di Sport Paper TV, esperto di calcio italiano ed estero