Si scrive Milan-Napoli, ma per alcuni si legge sfida scudetto. Prematuro? Decisamente sì dopo così poche giornate di Serie A; innegabilmente, però, la suggestione permane.
Scontro fra giganti
Si scrive Milan-Napoli, ma per noi si legge Allegri-Conte. La partita più succulenta della quinta giornata è la sfida tra i due allenatori più vincenti in Serie A del calcio contemporaneo, talmente ingombranti da venire ancor prima della rispettive squadre. Anzi, il paradosso è che questa sfida tra giganti di tattica e grida stentoree da bordo campo evoca un convitato di pietra ascritto nei curricula di entrambe. Dici Max e Antonio e pensi alla Juventus, ovvero la squadra che sotto il loro comando ha segnato in maniera dittatoriale i Campionati dello scorso decennio.
Il gol fantasma
Si scrive Allegri-Conte e viene subito alla mente il gol fantasma di Muntari, una definizione da enciclopedia del calcio. Era il febbraio del 2012, un proverbiale momento sliding doors dello sport che ha cambiato per sempre la storia del nostro calcio e la carriera dell’allenatore salentino. Ci siamo permessi di manipolare il titolo del capolavoro di Ettore Scola perché la rivalità tra i due tecnici è nata sotto il segno di un evento controverso che ha accresciuto i veleni tra Milan e Juventus. Più che odio c’è reciproca stima tra i due Mister, certamente. Ma in fondo le sfide tra i due non sono state moltissime. La rivalità è diventata una sorta di guerra fredda a distanza, fatta di statistiche tra chi ha vinto più scudetti e ha bruciato record. Da quella stagione Max e Antonio non si sono più realmente sfidati per lo scudetto, anzi: essendosi alternati sulla panchina della Juventus, si può dire che Milan-Napoli di domenica proporrà una battaglia che sognavamo da tempo.
Certezza VS Sorpresa
Nello scontro fra titani che andrà in scena a San Siro il Napoli rappresenta la certezza, il Milan la sorpresa. I partenopei sono i campioni in carica e a detta di tutti sono la squadra da battere anche in questa stagione. Una certezza al quadrato, perché Antonio Conte è consolidato nel suo gioco, nella sua tattica di un 3-5-2 inamovibile e il suo Napoli gioca a memoria con tutte le certezze di chi ormai ha aperto un ciclo.
Il Milan è la rivelazione di questo inizio stagione, imprevedibilmente. Allegri sta cancellando l’immagine sbiadita che aveva dato di sé nelle ultime stagioni bianconere dimostrando di essere cambiato completamente. Il celebre corto-muso è stato sostituito da un calcio scoppiettante, fatto di gol e rapidità di gioco. Una sinfonia di movimenti in cui tutti partecipano alla fase offensiva generando quantità di azioni d’attacco record in ogni partita. Anche l’allenatore toscano ha sposato la causa del 3-5-2, uscendo gioco forza dalla comfort zone del 4-3-3.
Gli altri ingredienti
Sarà anche la sfida dei due giocatori più talentuosi della Serie A, vecchiettini da viale del tramonto come qualcuno aveva pronosticato toppando clamorosamente il giudizio sul mercato estivo: Modric e De Bruyne stanno elargendo cadeau per intenditori di calcio, e ci aspettiamo tanto da loro domenica sera.
Ci sarà l’attesissimo ritorno di Rafa Leao, che di fatto non ha mai giocato in Serie A quest’anno. Sarà della partita, o Allegri eviterà di modificare una formazione fin qui vincente?
Sarà della partita quel Rasmus Højlund tanto corteggiato in estate dal Milan che ha poi preferito i partenopei. Un po’ di pepe per dare sapore alla sfida.
Non sarà una partita decisiva per lo Scudetto perché siamo solo a settembre, ma certamente ci dirà qualcosa sui rapporti di forza di questa avvincente stagione.




