Il Napoli cade contro un grande Bologna: Italiano da Champions!
Ancora un capitombolo per i campioni in carica che in questa stagione non riescono a trovare continuità né di risultati né di rendimento. Al Dall’Ara va in scena l’ennesimo passo falso da parte degli azzurri ma di contro bisogna ascrivere grandi meriti al Bologna, ormai stabilmente in zona Champions e magistralmente orchestrato da Italiano, in grado anche di alternare i suoi uomini senza ridurne l’effettiva capacità di produrre gioco, miscelando al meglio i canoni estetici con la pragmaticità tipica delle grandi squadre. In casa Napoli invece è il momento dei “processi”, con Antonio Conte che abile come di consueto, nel dopo partita si sfila dal banco degli imputati, puntando l’indice sui propri calciatori e sulla società. Cosa accadrà nei prossimi… capitoli?
Inter e Roma avanti a braccetto approfittando dello stop rossonero
Il Milan s’impappina sul più bello e come già accaduto quest’anno contro formazioni di secondo piano, non va oltre il pari al Tardini nonostante il doppio vantaggio firmato Saelemaekers-Leao che sembrava avviarlo ad una vittoria pesante che l’avrebbe portato in testa al campionato al pari delle attuali capolista. Evidentemente le assenze perduranti (si è rivisto per qualche minuto Pulisic…) continuano a pesare e la squadra non ha ancora assimilato del tutto il credo di Allegri.
Al contrario la Roma di Gasperini prosegue nel suo processo di crescita e vince ancora nonostante la penuria di uomini d’attacco. L’Udinese non sfigura ma cade all’Olimpico a causa di un rigore “nascosto” scoperto dal Var; se poi inizia a segnare anche Celik è chiaro come per la formazione giallorossa sia in corso una stagione davvero “Magica”…
Favorita alla vigilia, dopo una partenza ad handicap, ritrova la vetta l’Inter del neofita Chivu, evidentemente più maturo come tecnico di quanto in molti si aspettassero. Contro la Lazio l’immediato vantaggio siglato da una sventola dell’ombroso Lautaro ha spianato una strada che in ogni caso sarebbe arrivata a buon fine, salvo imprevisti che la formazione biancoceleste non è riuscita a frapporre se non in maniera sporadica. Negativo l’arbitraggio di Manganiello che consente ai nerazzurri un gioco fin troppo “maschio”, come si diceva una volta.
Spalletti non guarisce la Juventus dalla pareggite che contagia anche Fabregas
Dopo i primi due successi dall’avvento di Spalletti (il primo con Brambilla in panchina…) la Juventus sembra ricadere nel “morbo” della pareggite dividendo la posta anche col Torino dopo lo Sporting in Champions; Baroni chiude ogni varco e i bianconeri non riescono a scardinare la porta di Paleari che titolare per caso dopo l’infortunio di Israel potrebbe aver scalzato il suo compagno di squadra a suon di parate; non da meno comunque anche Di Gregorio a dimostrazione del fatto che le due formazioni torinesi hanno comunque provato a vincere la stracittadina. Pure il Como, giunto al sesto pari in campionato, non sembra immune dall’incapacità di portare a casa i tre punti specie nelle gare contro formazioni non annoverate tra le cosiddette grandi o presunte tali. Buon per il Cagliari che anche grazie a Caprile compie un passetto importante in zona salvezza.
Pari all’esordio per De Rossi e Vanoli; precipita l’Atalanta che esonera Juric
Non si fanno troppo male, ma nemmeno risolvono i propri problemi, Genoa e Fiorentina che impattano 2-2 al termine di una gara ricca di errori e colpi di scena. I nuovi tecnici non avranno forse avuto il tempo per incidere sulle rispettive compagini ma di certo hanno potuto constatare uno spaccato piuttosto evidente del tanto lavoro che li aspetta da qui alla fine del torneo se vorranno portare a casa l’osso del collo che invece Juric ha “perso” dopo il clamoroso cappotto interno subito ad opera del Sassuolo di Grosso che, zitto zitto, si è piazzato all’ottavo posto, scavalcando la Lazio e portandosi a due sole lunghezze dal molto più reclamizzato e incensato Como.




