Allegri: “Con la Champions ballano circa 100 milioni poi il club deciderà il futuro. Derby? Partita speciale ma difficile”

Il tecnico bianconero ha parlato di futuro nella conferenza stampa prima del derby col Torino

6
juventus calcio
LA GRINTA DI MASSIMILIANO ALLEGRI CHE FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del derby col Torino.

Allegri: “

Che atmosfera si respira all’interno dello spogliatoio?

“Quando si vince si sta meglio. Mancano 7 partite di campionato e poi avremo la Coppa Italia. Ci sono 35-40 giorni da vivere con passione e voglia di centrare gli obiettivi. Ancora è lunga ma domani dovremo fare un passo in avanti per continuare la strada intrapresa con la Fiorentina”.

Cosa ne pensa delle belle parole spese da Elkann su di lei?

Sono state parole importanti le sue, che hanno sottolineato il lavoro iniziato 3 anni fa. Dove bisognava continuare con l’inserimento dei giovani cresciuti nella next gen e dare sostenibilità al club. Un lavoro che continuerà nei prossimi anni, con il responsabile che è il direttore Giuntoli. Questo dà importanza a tutto il lavoro svolto a Vinovo in questi anni”.

Sulle parole di Juric…

Grazie innanzitutto per le sue belle parole. Ogni anno le squadre sono diverse, per mia esperienza, io cerco sempre di mettere in campo i ragazzi al meglio possibile, anche a seconda delle loro caratteristiche. E non è facile al mondo d’oggi, ci sono situazioni e situazioni. Con i giocatori che ho mi adatto, perchè poi l’importante è centrare gli obiettivi. Detto questo Juric ottimo allenatore, giocare contro di lui sempre difficile perchè le sue squadre danno grande pressione, giocano a tutto campo a uomo. Domani partita difficile e sarà speciale, un derby speciale. Una partita speciale per Torino. Poi è una partita importante per dare seguito agli obiettivi”.

Questo può essere il suo ultimo derby o si vede sulla panchina della Juve anche l’anno prossimo?

“In questo momento bisogna pensare agli obiettivi da raggiungere, che va al di sopra di tutto. Entrare in Champions o no, ballano credo 100 milioni. Siamo tutti coinvolti negli obiettivi da raggiungere, poi per il futuro la società, ma non da oggi, deciderà il futuro migliore per la Juve. Oggi noi dobbiamo unire tutti insieme le nostre forze e centrare l’obiettivo che è molto importante. Non ho pensato che è l’ultimo derby domani (ride ndr). Dobbiamo tornare in Champions, come immagini e brand, non può stare due anni senza la Champions, così come a livello economico. Se la raggiungeremo vorrà dire che avremo fatto un buon lavoro”.

Quali insidie potrebbe portare il match di domani?

Le insidie di gioco sono molte. Il Toro ha fatto 15 clean sheet, un gol ogni due partite, 10 presi in casa. Una Squadre tosta, che prende pochi gol e credo sia la 4 migliore difesa in campionato. Poi è un derby e sono storia a sè. Noi dobbiamo seguire la Champions, importante per noi e per loro. Per la formazione ho due dubbi e domani mattina li deciderò”.

Sulle parole di Gatti…

Normale che quando vinci vedi tute le cose in maniera diversa. Gli scontri diretti li avevamo quasi tutti persi. Non dobbiamo pensare che tutto sia risolto, dobbiamo raggiungere gli obiettivi finali. Dopo il match di domani, ci prepareremo per il Cagliari che sarà altrettanto importante”.

Le danno fastidio le critiche di questo periodo?

Le critiche sono sempre da tenere in considerazione, sono molto realista e le ascolto. Possono essere uno spunto. Nel secondo tempo, fino al 65′ la Fiorentina non aveva tirato mai in porta. Detto questo bisogna migliorare la gestione della palla, poi ci sono i momenti anche della stagione, i punti pesano di più e venivamo da un momento non felice. Ai ragazzi non ho nulla da rimproverare, buona partita. Le critiche le accetto, soprattutto quando sono ben fatte”.

Sta valutando delle opzioni per il futuro?

In questo momento non mi pongo il problema, siamo talmente dentro l’obiettivo… Parlare del futuro oggi non serve. Dobbiamo concentrarci sulle partite, domani e poi Cagliari. Dobbiamo lavorare bene. Siamo partiti con l’obiettivo di tornare in Champions, confermato anche dalla società. Poi c’è anche la Coppa Italia. Nell’ultimo mese si decidono le cose ed esserci ancora dentro vuol dire che è importante. Ora però bisogna raggiungerli, il resto non conta”.

Quanto le farebbe piacere raggiungere una leggenda come Trapattoni?

“Il fatto di essere già vicino ad una leggenda come Trapattoni, mi fa enorme piacere mi riempie di gioia. Il fatto già di essere ancora in corsa con due obbiettivi da raggiungere. L’ho detto anche alla squadra dobbiamo desiderare la vittoria”.

Ha visto le partite di Champions in settimana?

Non abbiamo parlato delle partite delle altre. Real-Manchester grande partita, un piacere vederla, cosi come quella del Barcellona e quelle di Europa League. Dobbiamo essere fiduciosi su quello che abbiamo, il campionato italiano ha un buon livello comunque”.

Dubbi di formazione?

“Sugli esterni, Kostic-Iling e Cambiaso-Weah”.

Matteo Capone
Matteo Capone, redattore di SportPaper.it e di Komunicare Editore, esperto di calcio italiano ed estero